GIULIANOVA -Abbiamo appreso che l’amministrazione comunale ha presentato agli operatori balneari quello che il sindaco e l’assessore al demanio hanno definito “il nuovo Piano Demaniale Marittimo”.

Una notizia che lascia sbigottiti perché:

1) I consiglieri di opposizione non hanno avuto la documentazione sul punto.

2) La commissione consiliare urbanistica non ha ancora vagliato il nuovo piano, che pure riguarda una delle parti più pregiate e delicate del nostro territorio.

3) Il Consiglio Comunale non si è pronunciato in merito.

Forse Costantini e i suoi ritengono che a Giulianova, con loro, è stata instaurata la “dittatura della maggioranza” per cui fanno quello che gli pare senza rispetto per le altre forze elette dal popolo e per i necessari passaggi istituzionali previsti in democrazia?

Come ha affermato l’assessore Di Candido nell’incontro con gli operatori turistici, la documentazione è pronta dal dicembre scorso: per quale motivo non l’hanno consegnata nel frattempo ai consiglieri comunali? Il tema del Piano Demaniale Marittimo Comunale è complesso; va dato il tempo necessario per poter studiare le proposte, valutarle ed eventualmente elaborare, con spirito costruttivo, proposte alternative e migliorative.

Soprattutto perché da quello che abbiamo letto e ascoltato ci pare che il rinomato arenile di Giulianova sia minacciato da un’esagerata antropizzazione che rovinerà per sempre un bene così prezioso come la sabbia del nostro litorale e la stupenda vista mare giuliese.

Ormai è sentire comune che il turismo vincente è quello improntato alla sostenibilità, non quello che distrugge i beni ambientali e paesaggistici. Possibile che non è ancora chiaro che col riscaldamento globale il livello del mare salirà e aumenterà l’erosione delle coste? Di fronte a questa tendenza nulla potrà il porto che finora ci ha regalato più spiaggia. La saggezza amministrativa risiede nel salvaguardare il più possibile la sabbia che ancora abbiamo e che tale deve rimanere. Anche perché il demanio marittimo è di proprietà pubblica ed è dovere di ogni amministrazione tutelarlo come bene di tutti e per le future generazioni.

Pare non sia così per l’attuale amministrazione comunale che peraltro annovera in Giunta due assessori in forte conflitto di interessi sul tema del demanio marittimo (visto che le loro attività insistono proprio sull’arenile del lungomare monumentale), cosa che imporrebbe il dovere di astenersi dal prendere parte a iniziative o decisioni riguardanti tale tema.

Intendono, Costantini e i suoi, proseguire con il solito atteggiamento di chiusura, autoritario e lesivo dei diritti dell’opposizione per imporre, senza confronto, la propria distruttiva visione alla città?

E il Presidente del Consiglio – che dovrebbe avere a cuore la tutela della partecipazione consapevole di tutti i consiglieri – intende svolgere correttamente il proprio ruolo?

Il nostro gruppo consiliare torna a chiedere al presidente Francioni:

– La convocazione della Commissione dei capigruppo per programmare i lavori delle commissioni e del consiglio comunale come previsto dal Regolamento del consiglio comunale.

– Tutta la documentazione inerente la proposta del Piano demaniale marittimo elaborata dalla maggioranza.

– La risposta alla proposta (fatta il 14 dicembre scorso) di un’Adunanza aperta del Consiglio Comunale per parlare dell’opera pubblica “Quarto lotto della Teramo-Mare” come già ha fatto il Comune di Roseto.

In mancanza di risposte adeguate annunciamo sin d’ora che coinvolgeremo la Prefettura, il Difensore Civico regionale e se necessario anche il TAR ed il Ministero degli Interni. Basta con questi atteggiamenti di prepotenza istituzionale! Non si confanno alla tradizione democratica giuliese – Il Cittadino Governante, associazione di cultura politica