SAN GINESIO – “Il cambio di passo per ricostruzione dei borghi più distrutti è generabile attraverso delle formule in cui gli interventi pubblici e privati siano sempre più integrati e coordinati“: è quanto ha detto il neo commissario straordinario alla ricostruzione post terremoto del Centro Italia, Guido Castelli. Presente stamani a San Ginesio per illustrare i progetti con cui si ricostruiranno le scuole del paese della provincia di Macerata.
“Dobbiamo sviluppare dei modelli in cui a seconda delle situazioni, l’iniziativa privata possa cedere il passo a quella pubblica capace, magari, di creare le piattaforme necessarie e le case a grezzo – ha spiegato il commissario -. Poi ci possono essere delle situazioni in cui c’è una maggiore iniziativa privata e lì invece proprio il privato può anche rispondere al bando per la realizzazione dell’infrastruttura pubblica”. “Questo è il vero tentativo che stiamo cercando di attuare e credo che saremo in grado di attuarlo“, ha detto ancora Castelli.
“La soluzione è mantenere la struttura commissariale e quindi mantenere forte l’attenzione del governo nazionale sul dossier sisma 2016, ma al tempo stesso favorire una sempre maggiore compenetrazione con gli organismi regionali che sono gli Usr“: così il neo commissario straordinario alla ricostruzione post sisma, Guido Castelli, ha risposto alla domanda dei giornalisti sull’ipotesi di traghettare la ricostruzione verso le Regioni colpite dai terremoti del 2016.
“La funzione del commissario è di raccordo con il governo nazionale“, ha ricordato Castelli che ha anche sottolineato l’importanza di lavorare allo “sblocco della cessione dei crediti per gli accolli da 110% (il superbonus edilizio, ndr). Sappiamo tutti che la ricostruzione privata è quasi ferma perché questo 110 non si sblocca in Italia e soprattutto nel cratere“, ha concluso Castelli – ANSA –
Conclusa la migrazione dal vecchio sistema informatico, la nuova piattaforma per la ricostruzione privata post sisma 2016 Gedisi è pronta al debutto, previsto alle ore 23,59 di questa notte.
Realizzata ex novo dai tecnici della Struttura commissariale e da Fintecna, avvalendosi di società esterne e delle migliori tecnologie informatiche, e del contributo degli Uffici Speciali della ricostruzione regionali e della Rete delle Professioni tecniche, Gedisi sarà il portale di accesso per i professionisti ed i cittadini alle procedure per ottenere il contributo sisma, ma anche un prezioso strumento di monitoraggio della ricostruzione privata. La vecchia piattaforma Mude resta attiva per la sola consultazione dei dati contenuti.
“L’avvio di questo nuovo strumento, sicuramente molto più moderno ed efficiente, che consentirà ai professionisti di inoltrare i progetti e gestire le richieste di contributo ed i lavori in modo molto semplice e intuitivo, è un passaggio importante della ricostruzione post sisma 2016. Si tratta di un sistema completamente nuovo, accessibile dal web senza vincoli sui device. Ci sarà bisogno di un adattamento da parte dei tanti operatori della ricostruzione, ma stiamo attivando tutti gli accorgimenti possibili per garantire un affiancamento efficace” ha detto il Commissario Straordinario, Sen. Guido Castelli, che sabato ha dedicato proprio all’avvio della piattaforma la prima riunione operativa di lavoro.
Oggi sono stati messi a disposizione degli utenti il Manuale di utilizzo, le video pillole sui passaggi più importanti della procedura, ed è in corso un test finale da parte dei professionisti, con i quali si è definito un percorso di seminari e webinar, il primo dei quali si terrà il 27 gennaio. Sulla stessa Gedisi e sul sito istituzionale della ricostruzione, www.sisma2016.gov.it è stata attivata un’apposita sezione che raccoglie tutte le informazioni e le guide operative per l’utilizzo della nuova piattaforma.
“Si entra in una nuova fase della ricostruzione, che diventa più semplice ed attraente per le imprese ed professionisti, anche al di fuori del cratere” ha sottolineato il Commissario Castelli.
La piattaforma ha integrato in un unico “cassetto” molte informazioni essenziali contenute nell’Anagrafe antimafia delle imprese esecutrici, nell’Elenco dei professionisti abilitati, nella banca dati contratti, limitando la necessità di intervento operativo da parte degli utilizzatori, e garantendo una maggiore accuratezza dei dati finali grazie ai controlli automatici implementati nella procedura. Il Commissario Castelli ha già indicato che a breve pianificherà una seconda riunione tecnica per individuare gli step successivi di integrazione ed evoluzione della piattaforma per semplificare e agevolare il monitoraggio della ricostruzione privata.