TERAMO – “Dopo una lunga riflessione”, Maria Cristina Marroni, coordinatrice provinciale di Italia Viva ha sciolto le riserve e ha deciso di tornare nell’agone politico, dando vita a Teramo, così ha dichiarato la stessa, al cosiddetto “Terzo polo”. Ma mentre a livello nazionale tra i leader di Azione Carlo Calenda e di Italia Viva Matteo Renzi è dato quasi per certo che si percorra questa strada a livello locale non risulta ancora un accordo. Il suo è comunque il primo nome che si affaccia alle prossime elezioni amministrative, in opposizione al Sindaco uscente Gianguido D’Alberto. Una lunga riflessione fatta anche con “gli amici del centrodestra – ha detto la neocandidata a sindaco di Teramo – e la condivisione anche con loro dell’urgenza di una candidatura di esperienza, autorevole e che uscisse molto presto su Teramo. E noi siamo qui oggi perché c’era bisogno di smuovere le acque già dall’estate scorsa”.
E’ quindi Maria Cristina Marroni (accompagnata dal co-coordinatore provinciale di IV Luciano Monticelli, da quello comunale Dodo Di Sabatino, dai “suoi” consiglieri Osvaldo Di Teodoro, Giovanni Luzii e Ivan Verzilli e dal coordinatore regionale Camillo D’Alessandro in collegamento) la prima a dare una scossa al centrodestra teramano, che non ha trovato ancora convergenza su un nome. “Non sono qui contro qualcuno – ha precisato la candidata, riferendosi a D’Alberto e al controverso percorso politico della sua esperienza amministrativa – ma sono qui per la città di Teramo e perché abbiamo una visione diversa di quella messa in campo fino ad oggi e questo è il motivo per cui io sono stata messa fuori da una giunta. Sono disponibile a interloquire con tutti, li aspetto e aspetto anche di sedermi ai tavoli”, ha concluso Maria Cristina Marroni con chiaro riferimento alle forze di centrodestra.
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