PESCARA – 56 nuovi alloggi dopo averne recuperati altri 60 dove erano state alloggiate le famiglie che avevano diritto a un immobile. E’ il primo effetto dell’abbattimento del del complesso edilizio popolare, il cosiddetto Ferro di Cavallo a Pescara, la cui determina a contrarre (mercoledì 30 novembre la pubblicazione degli avvisi di gara) è stata presentata questa mattina in conferenza stampa dal Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri, Ater e Comune di Pescara.
Presenti all’incontro con i giornalisti anche il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, il sindaco di Pescara Carlo Masci, l’assessore alla Politica della Casa Isabella Del Trecco, l’onorevole Guerino Testa, l’onorevole Quintino Liris ex assessore regionale, i consiglieri regionali Fabrizio Montepara e Luca De Renzis, il Presidente dell’Ater di Pescara Mario Lattanzio e il Direttore dell’Ater Gianni D’Addazio.
L’importo complessivo per l’intervento di demolizione dello stabile n. 15 dell’Ater, ubicato in Via Tavo, è di di 1.214.014 euro. La procedura di gara è partita dopo il trasferimento degli utenti: in particolare, 63 i nuclei familiari già destinati a nuovi alloggi e altre 9 famiglie sono attualmente in corso di trasloco. Sono tutti regolari, ossia in possesso dei requisiti previsti dall’art. 2, L.R. 96/1996. Sono stati adottati 18 procedimenti di sfratto e 12 decadenze dall’assegnazione. Il ricollocamento degli assegnatari regolari, ha precisato il presidente dell’Ater Lattanzio, è stato reso possibile grazie ai fondi regionali che hanno consentito all’ente di sistemare gli alloggi da riassegnare.
“La demolizione è un risultato storico – ha detto il presidente Marco Marsilio -. E’ un primo passo mirato a cancellare quella vergogna. Abbattere un immobile che, dal punto di vista urbanistico e architettonico, ha favorito per anni l’insediamento di attività illecite e protetto i criminali, è un obiettivo importante raggiunto a favore della Città di Pescara. Al loro posto ci saranno 56 nuovi alloggi: saranno destinati a persone per bene. Grazie alla nostra legge di riforma, infatti, che ha disciplinato l’accesso agli alloggi popolari, abbiamo allontanato i criminali. I 56 nuovi alloggi saranno funzionali e moderni, e consentiranno di vivere in maniera civile; verranno assegnati in base a graduatorie. Restituiremo alla Città un quartiere che per decenni, purtroppo, è stato agli onori della cronaca come un brutto esempio”. A gennaio partiranno i lavori: dovranno essere ultimati entro 120 giorni.
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