ROSETO DEGLI ABRUZZI – Nella giornata di venerdì, grazie al legale di fiducia dell’associazione Guide del Borsacchio, Fabio Celommi, è stata presentata una informativa per chiedere di far ripartire i lavori per una nuova confinazione della linea di costa. “Può sembrare paradossale, ma secondo le cartine il tratto che oggi è interessato dalla spiaggia e, in alcuni punti, addirittura dal mare, sono censiti come terreni. Questo disallineamento fra la realtà di fatto e la realtà cartografica è stata resa ancor più palese dalla recente sentenza del Tar a favore di una nota ditta della provincia di Teramo che riconosce che quei tratti sono spiaggia e non terreni attribuendo agli enti pubblici possesso e obblighi di manutenzione”, spiega il presidente delle Guide, Marco Borgatti.
“Questi lavori di aggiornamento delle cartografie della linea di costa sono necessari per iniziare una seria progettualità di difesa della costa dalla erosione che sta avanzando. Le cause dell’erosione sono molte alcune devono essere combattute a Monte ed altre a Mare. Secondo l’Ispra – continua l’ambientalista – alcune delle linee attuabili e consigliate sono proprio la rinaturalizzazione e il ripristino delle aree dunali. Far ricreare le dune è uno dei pilastri anche del PAN della Riserva. Infatti, nelle recenti mareggiate, le aree dove è ancora presente la duna nella riserva Borsacchio hanno resistito, mentre nelle spiagge dove le dune non sono più presenti il mare è arrivato ai campi e presto, di questo passo, arriverà alla linea della ferrovia come avvenuto già nel tratto sud del litorale abruzzese”.
“Il nostro auspicio è che si trovi una soluzione affinché questa problematica venga risolta e che il fenomeno dell’erosione venga realmente arginato per quanto sia possibile”, conclude Borgatti.