“Creare gentilezza, donare gentilezza è la missione del nostro Istituto” ci dice la dirigente scolastica Sabrina Del Gaone a margine di una meravigliosa “Giornata della gentilezza”. “Oggi abbiamo cominciato a farlo  colorando le vie e i quartieri di Pineto: i piccoli alunni delle scuole dell’infanzia hanno sfilato in corteo, accompagnati dalle maestre ma anche da genitori e nonni che hanno scelto di esserci.  si è creata quella gentilezza del dare e avere che ha riempito il cuore di tutti”.

E’ vero. I bambini sono delle meravigliose opportunità per le nostre vite, ed oggi gli alunni dell’infanzia dall’Istituto comprensivo “Giovanni XXIII” di Pineto hanno aiutato a donare gentilezza. Il momento toccante, oltre alla presenza di tanti nonni e genitori è stato il commovente incontro a metà strada con i bambini dei due asili nido del territorio pinetese. Che bello. Brava la dirigente Sabrina Del Gaone che sta svolgendo un ottimo lavoro a Pineto. .

Ricordiamo che la World Kindness Day  “Giornata mondiale della Gentilezza” è nata in Giappone grazie al Japan Small Kindness Movement, fondato nel 1988 a Tokyo, dove due anni prima si era costituito un primo gruppo di organizzazioni riunito nel World Kindness Movement (Movimento mondiale per la Gentilezza). E da lì, si è diffusa in tutto il mondo! In questo giorno bisogna promuovere l’attenzione e il rispetto verso il prossimo, la cortesia dei piccoli gesti, la pazienza, la cura, l’ascolto dei bisogni degli altri senza dimenticare i propri. La gentilezza è cortesia, buona educazione, dire parole come grazie, per favore, prego e scusa. Ma la gentilezza è anche essere altruista, generoso e disponibile con gli altri. La gentilezza è una pratica di attenzione e buone maniere che rende migliori noi e gli altri per questo dovrebbe essere festeggiata ogni giorno. “Con la gentilezza si può scuotere il mondo“. Può sembrare una frase fatta, ma in realtà ha al suo interno un qualcosa di rivoluzionario. Basta veramente poco per far sentire qualcuno bene o meglio: un sorriso, una frase carina, un gesto spontaneo e disinteressato. Piccoli gesti che ci fanno sentire considerati e amati.

Infatti, non occorrono grandi gesti o eclatanti avvenimenti per dimostrarsi gentili, anche verso perfetti sconosciuti. Nella vita frenetica di oggi è molto più facile trovare persone scontrose e diffidenti, anche nelle piccole situazioni quotidiane. C’è chi scavalca la fila al supermercato senza apparente motivo, c’è chi prevale sull’altro rubando un posto al parcheggio, c’è chi non ha la pazienza di ascoltare chi soffre. È una società malata dove i valori fondamentali che servono a identificare la civiltà sono carenti e addirittura assenti. Ecco perché una giornata come quella dedicata alla gentilezza appare necessaria per sottolineare quanto essere gentile con il prossimo possa far bene anche a noi stessi. Si tratta di un gesto che non costa nulla, anzi arricchisce entrambe le parti e nonostante possa sembrare difficile è in realtà un gesto spontaneo e profondo per tanta gente. Ringraziare non è un verbo che tutto declinano. Sembra quasi impossibile, una vergogna, dire “grazie”; eppure è la base di tante preghiere e filosofie che concentrano sulla gratitudine il proprio principio. L’empatia dovrebbe essere insegnata a scuola perché è attraverso essa che potremmo capire meglio il prossimo e noi stessi. Misurarsi con gli altri, relazionarci senza perdere la nostra identità non è impossibile. Anzi, apriamo una porta verso un mondo che ci può solo arricchire. Gentilezza declinata in tutte le lingue del mondo Aveva ragione Ann Herbert: “Praticate gentilezza a casaccio e atti di bellezza privi di senso”. Un piccolo gesto gentile al dì migliora anche la nostra giornata.