TERAMO – Il Collettivo Malelingue invita tutti a “La terra è di chi la coltiva. Difendiamo le zone interne“, un evento per riflettere insieme, attraverso incontri e laboratori, sulla condizione delle zone interne dell’Abruzzo e non solo, tra criticità e nuove prospettive.

Pascoli abbandonati e una pioggia di milioni dall’Europa. Gli sporchi affari di mafiosi e speculatori a danno della montagna; prestanomi e società fittizie, intimidazioni e un mondo opaco e criminale. È ciò che viene fuori dal racconto coraggioso della professoressa Lina Calandra, docente di Geografia presso L’Università Degli Studi de L’Aquila, che ha condotto una lunga ricerca sul campo, svelando come le nostre montagne incontaminate siano infiltrate da organizzazioni criminose.

Un sistema altamente organizzato che si è fatto strada tra minacce più o meno velate, con la complicità a diversi livelli, permettendo ad aziende che arrivano da fuori regione di predare i nostri pascoli per intascare i fondi comunitari. Si tratta di aziende fantasma che non generano alcuna ricchezza per il territorio, non sviluppano l’agricoltura, ma ingurgitano profitti milionari che, come tutti i profitti di mafia, spariscono e niente lasciano alla gente, al territorio, alla vera agricoltura e alla pastorizia. Difendere la montagna, creare uno sviluppo sostenibile, aprire possibilità a giovani agricoltori o pastori: questi devono essere gli assi su cui progettare il futuro delle zone interne.

Gli appuntamenti di sabato 12 novembre:

  • Ore 16:00 – “Quattro passi nel folklore” con il Dr. Antiaccademico Domenico di Felice

(Incontro presso sede Associazione L.n.D. alle ore 15.30 e partenza puntuale ore 16.00). L’occasione di un giro in un piccolo borgo è la scusa per raccontare storie ancestrali che tornano sempre uguali eppure diverse, nel dipanarsi delle spire dei secoli, sulle orme di chi le strade le percorre sul serio…

  • Ore 17:00 – “Cartografie del margine” – Laboratoria per immaginare aree interne abitabili per tutti, a cura di Alessandra Passeri e Caterina Rapini. (Per informazioni contattare via e-mail collettivo.malelingue.teramo@gmail oppure su facebook o instagram Collettivo Malelingue). Le aree interne sono luoghi abitabili? Quanto sono abitabili per tutte le differenze che le attraversano? Quando si parla di entroterra spesso ci si imbatte in una narrazione che investe questi luoghi di un’aurea poetica e romantica, rendendoli custodi di una vita autentica e genuina. E allora perché vengono abbandonati? Perché risultano invivibili, soprattutto per persone giovani, soprattutto per chi si sente mess? ai margini?

Proviamo a dare voce a questi interrogativi insieme, in una laboratoria in cui tracciare le cartografie dei margini che abitiamo, e provare a immaginare come li vorremmo.

  • Ore 18:00 – “La mafia dei pascoli” – Incontro con Lina Calandra, docente di Geografia presso L’Università Degli Studi de L’Aquila – Collettivo Malelingue