ROSETO – “Promuovere nel territorio comunale la nascita di Comunità Energetiche Rinnovabili, Solidali e di auto consumo e lavorare concretamente per la transizione energetica degli edifici comunali e delle case popolari. E’ ciò che chiediamo al Comune di Roseto tramite la nostra mozione da discutere nel prossimo consiglio comunale utile, affinché si passi dalla teoria alla pratica”.
E’ la consigliera comunale e capogruppo dei Liberi Progressisti Rosaria Ciancaione a chiedere all’amministrazione una svolta concreta sulle tematiche ambientali ed energie rinnovabili coinvolgendo cittadini, aziende, commercianti ed altri Enti del territorio, come l’Ater, dando corpo e forma agli sforzi compiuti dal Governo Conte II, che il 30.12.2019, anticipando il recepimento della direttiva comunitaria 2018/2001 (avvenuta poi con D. Lgs. n. 199/2021 solo da novembre 2021), introdusse e regolamentò la realizzazione di comunità energetiche rinnovabili.
“D’altronde”, afferma la consigliera Ciancaione, “la crisi che stiamo vivendo chiede con urgenza una transizione energetica, per costruire un nuovo modello di organizzazione sociale basato sulla produzione e sul consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili che ispiri un modo di abitare più sostenibile e che, quindi, da un lato ponga attenzione alla massima efficienza energetica e alla riduzione dei fabbisogni energetici durante la costruzione o la ristrutturazione di un edificio, dall’altro persegua con la condivisione delle risorse disponibili al fine di ridurre il proprio impatto ecologico, aumentando la convivenza sociale.
“Tutto questo non può più attendere e per realizzarlo”, prosegue la consigliera, “c’è bisogno di una forte spinta da parte del Comune, che fa bene ad organizzare convegni nel palazzo di città sulla Zona Economica Speciale ma ormai è ora di lavorare su soluzioni concrete”.
La costruzione di questo nuovo modello di organizzazione sociale può avvenire attraverso coalizioni di utenti che costituiscono Comunità energetiche e aderiscono ad un soggetto giuridico, con l’obiettivo di produrre, autoprodurre e fornire energia rinnovabile a prezzi accessibili ai propri membri, tenendo conto che in questa situazione non si paga l’energia prodotta dai propri impianti e si ricevono incentivi statali per ogni kilowattora prodotto (condiviso tra i membri della comunità) fino alla riduzione di emissioni inquinanti.
“Dunque”, aggiunge la consigliera “Avremmo bollette più basse, dato che più energia si autoconsuma, minori sono i costi delle componenti variabili della bolletta, per non parlare dei benefici per l’ambiente”.
Il comune deve fare da volano anche per favorire e spingere la costruzione di ampie comunità energetiche solidali aderendo così alla mobilitazione nazionale “Ottobre sfratti zero” promossa dall’Unione Inquilini e affrontando, così, in modo strutturale la conversione ecologica per le tante case popolari esistenti sul nostro territorio.
Ed è questo il momento per lavorare in tal senso visto che, tra l’altro, l’avviso del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (ex MiTe) del 3.10.2022 prevede il finanziamento di sistemi di efficientamento energetico e di produzione di energia da fonti rinnovabili, mettendo a disposizione ben il 50% dei 320 mln di euro alle Regioni del mezzogiorno, tra cui l’Abruzzo, destinato a promuovere la sostenibilità e l’efficienza energetica negli edifici pubblici, contrastando gli effetti negativi dell’aumento dei prezzi delle forniture energetiche.
“Si tratta di contributi a fondo perduto fino al 100% dei costi ammissibili e, nel frattempo che l’avviso venga reso operativo dalla Corte dei Conti”, conclude la consigliera, “il Comune è bene che si doti dei progetti per essere pronto a partecipare, così come è bene che l’indirizzo al gruppo di progettazione del PRG sia chiaro: Roseto vuole favorire la transizione ecologica del proprio territorio e la nascita di Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali”