TERAMO – “Vogliamo certezze e abbiamo richiesto, unitamente alla Regione, di rispondere alle istanze che verranno inoltrate e a seguito delle risposte che avremo verranno decise le azioni da mettere in campo, affinché venga garantita l’occupazione e la ricchezza dell’azienda per il territorio”. Così le rappresentanze sindacali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil di Teramo, questa mattina in conferenza stampa a seguito dell’incontro che si è svolto lo scorso 25 ottobre, convocato dalla Regione Abruzzo e sollecitato dalle parti sociali, con la Betafence e i vertici di Preasidiad (società che detiene il marchio Betafence).

“Volevamo argomentazioni più fattive e più concrete rispetto ad un percorso che fino ad oggi è stato oltremodo confuso”, ha spiegato Natascia Innamorati, segretaria provinciale Fiom, ma la Preasidiad non ha risposto a quanto richiesto dalle rappresentanze provinciali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil di Teramo, in merito al piano industriale, alla produzione, al numero di lavoratori (attualmente ancora in Betafence attraverso il contratto di solidarietà) che rimarranno a seguito degli ammortizzatori sociali e quando saranno effettuati gli investimenti che, a detta dell’azienda, saranno di un milione di euro.

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