TERAMO – Tutto come previsto? Probabilmente no ed il 19 a 18 con il quale Marco Di Nicola viene eletto presidente del BIM Teramo, testimonia del clima d’incertezza che è regnato prima e durante l’assemblea odierna, preceduta da una dichiarazione del Sindaco di Roseto, Mario Nugnes, che non l’aveva firmata: “Motivo la mia decisione con il fatto che avrei auspicato una migliore riflessione per questa elezione, magari dopo un processo da condividere al fine di conseguire un’ampia maggioranza. Avrei gradito fermarci per un po’ di tempo e poi riuscire a trovare una migliore quadratura del cerchio“.
Tutto vano, ovviamente, tant’è che si è andati al voto dopo le dichiarazioni all’assemblea dello sconfitto Graziano Ciapanna, che avrebbe immaginato un BIM moltiplicatore e non ripartitore di risorse ed aderente alla Federbim, della quale Teramo non fa parte. Una delle novità sarebbe consistita del monitoraggio delle performance da parte dei Comuni, che avrebbero dovuto operare con l’Ente non come si fa con un bankomat ma in maniera inclusiva e solidale.
Diverso il breve intervento del neo presidente Marco Di Nicola: “A Marzo mi proposero ed accettai: oggi mi ripropongono e anche stavolta gradirei poter ricompattare le volontà di chi costituisce essere il Bim, così com’era stato in un passato non recente. Bisogna rivalutare la spinta dell’Ente affinché sia chiaro che saremo noi quelli ad essere al servizio dei Sindaci e non il contrario, da risorsa vera ed importante quale siamo“.
Si è poi passati al voto ed allo spoglio: ad un certo punto il nome di Ciapanna era stato letto nove volte (a tre) quasi consecutivamente, prima del recupero e della vittoria al fotofinish: che qualcuno abbia cambiato idea, nell’urna, è certo, indirizzandosi verso il nome del vincitore, evidentemente.
Il Sindaco di Fano Adriano, ad esempio, Luigi Servi, ci ha confidato che lui (ovviamente pro Di Nicola – ndr -) era certissimo del fatto che sarebbe andata a finire così come è andata: “Ma non vi dirò mai il perché…“. Bontà sua.
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