PINETO – Sono stati approvati tutti i punti all’ordine del giorno discussi in seno all’ultimo consiglio comunale di Pineto che si è svolto il 28 settembre scorso. Tra questi è stato approvato il progetto definitivo per la realizzazione del nuovo canile comunale. Approvati anche il bilancio consolidato relativo all’esercizio 2022, due programmi di sviluppo relativi a due aziende agricole del territorio e la variante parziale alle Norme Tecniche di Attuazione del P.R.G. Nello specifico relativamente al primo punto il progetto definitivo che è stato approvato prevede la realizzazione di un nuovo canile rifugio di proprietà del comune quindi all’interno di un sito dell’ente. “Attualmente – come ha spiegato durante il consiglio l’assessora del Comune di Pineto con delega ai Lavori Pubblici e alle Politiche e tutele del mondo animale Jessica Martella – i cani randagi sono ospiti di una struttura che l’Anta Onlus ha in comodato d’uso, ma che ormai non è più idonea come emerso anche dai sopralluoghi della Asl tanto che è emersa la necessità di spostare i cani ospitati in una struttura più sicura sia da un punto di vista igienico sanitario che per la sicurezza dello stabile, per questo nel Piano delle opere pubbliche sono accantonati 180mila euro che consentiranno la realizzazione di un nuovo rifugio canile in una zona di Pineto chiamata Il Casone, che sorge nei pressi della zona industriale. Ora siamo in grado di sviluppare celermente il progetto esecutivo e appaltare i lavori per la realizzazione di box che consentano ai cani di permanere nella struttura in condizioni più idonee, con maggiori comfort e ovviamente la struttura sarà sicura anche per gli operatori. Ci saranno zone notte e giorno, aree aperte e scoperte e aree di sgambamento. In futuro, con ulteriori risorse, sarà possibile anche aprire a servizi terzi volti a una sensibilizzazione al rispetto per gli animali e anche per l’offerta di servizi di educazione per cani e completare con ulteriori servizi la struttura. Andando a guardare l’aspetto economico di questo investimento, da un calcolo molto semplice, emerge che in poco più di due anni si rientrerà con la spesa perché diversamente il Comune avrebbe dovuto sposare i cani in una struttura privata e quindi sostenere dei costi giornalieri considerevoli. Un ringraziamento va ai volontari dell’associazione Anta Onlus, presenti al consiglio comunale, e anche l’allora assessora Laura Traini per aver avviato questo percorso”.
Quanto al punto relativo al bilancio consolidato l’assessore al ramo, Filippo Da Fiume durante i lavori del Consiglio comunale ha spiegato: “Il bilancio consolidato degli enti locali viene approvato, per legge, entro il 30 settembre di ogni anno e ha lo scopo di rappresentare una ricognizione dei conti e delle casse delle varie società partecipate dell’Ente; il consolidamento avviene attraverso l’elisione di debiti e crediti e degli oneri e dei proventi reciproci tra i vari enti che rientrano nel perimetro di consolidamento. Ruolo del Comune, in questo caso, è quello di vigilanza e controllo sulle partecipate, che forniscono servizi essenziali al cittadino. Il Comune di Pineto conta come aziende partecipate, da inserire secondo i parametri di legge, nel bilancio consolidato: il GAL Terreverdi Teramane; l’ATO; la Farmacia Comunale; l’ASMEL e il Consorzio di Gestione Area Marina Protetta Torre del Cerrano, mentre, seppure partecipate dal Comune di Pineto non rientrano nell’area di consolidamento la Banca di Credito Cooperativo del Vomano e Flag Costa Blu in quanto irrilevanti da un punto di vista economico e patrimoniale, mentre l’ACA e il Consorzio Piomba Fino, sono stati esclusi dal perimetro di consolidamento, la prima in quanto in concordato preventivo dal 2016 e la seconda in quanto non ha prodotto il rendiconto per l’esercizio 2021. Dai numeri del bilancio consolidato, che ha avuto il parere favorevole dell’organo di revisione contabile, emerge una situazione economica e patrimoniale di equilibrio; per quanto riguarda lo stato patrimoniale, il bilancio si chiude con un attivo pari a circa 70,6 milioni di euro (di cui 52,7 milioni di euro riferibili alle immobilizzazioni ed euro 17,9 milioni all’attivo circolante, di cui circa 3,9 milioni di euro di disponibilità liquide, un patrimonio netto pari a circa 38,8 milioni di euro, debiti per circa 29 milioni di euro e ratei e risconti passivi e contributi agli investimenti pari a circa 2,4 milioni di euro; dal lato del conto economico il bilancio si chiude con circa 19,5 milioni di euro di componenti positivi della gestione e circa 14,7 milioni di euro di componenti negativi della gestione, oneri finanziari per circa 560 mila euro e oneri straordinari per circa 828 mila euro, imposte per circa 228 mila euro e un risultato di esercizio di gruppo positivo per circa 3,2 milioni di euro. Dati questi molto soddisfacenti per me e per tutta la giunta, un ringraziamento va agli uffici dell’ente per il prezioso lavoro svolto”.
Relativamente a due programmi di sviluppo relativi a due aziende agricole del territorio e la variante parziale alle Norme Tecniche di Attuazione del P.R.G. il vicesindaco Alberto Dell’Orletta ha spiegato: “Sono stati approvati due piani di sviluppo aziendale ex art. 32 NTA piano agricolo. Il primo riguarda una nuova azienda Rosa Fragola che si impegna nella coltivazione e produzione di ortaggi la quale realizzerà due rimesse agricole e residenza del conduttore, la seconda invece è un’azienda già operante nel settore della produzione del riso e dei cereali (l’Azienda Agricola Mattia Del Sole) che intende implementare la propria produzione mediante la realizzazione di una nuova rimessa dei mezzi meccanici e una cella frigorifera. Per quanto riguarda invece il terzo e ultimo punto si è trattato dell’approvazione definitiva della variante alle NTA del PRG che già era stato oggetto di adozione e osservazioni. Si è dunque concluso l’iter procedimentale di approvazione a seguito della positiva definizione della conferenza di servizi con gli Enti sovracomunali cointeressati che hanno tutti espresso pareri favorevoli. Precisiamo che tra le più importanti modifiche introdotte ci sono: il recupero di un metro di altezza nelle operazioni di ristrutturazione a seguito di adeguamento alle norme del PSA; il premio di cubatura una tantum del 30% per le strutture alberghiere; l’introduzione della destinazione commerciale nelle zone artigianali e industriali presenti sul territorio”.