ROSETO – Roseto è pronta ad essere a pieno titolo una “Città che legge”. Il consigliere comunale Massimo Felicioni, delegato alla progettazione dei bandi europea e all’intercettazione dei finanziamenti esterni, ha reso noto che il Comune di Roseto ha ottenuto un importante traguardo classificandosi primo a un avviso pubblico del MiBAC (intitolato appunto Città che legge) attraverso il quale si è aggiudicato un finanziamento a fondo perduto di 33mila euro. Con questi fondi verranno realizzate una serie di iniziative finalizzate appunto a incoraggiare la lettura, facilitandone l’abitudine specie ad anziani e ai diversamente abili. Il traguardo del Comune è stato reso possibile grazie a un progetto estremamente valido che è atto elaborato da Maria Antonietta Marinaro Direttrice della Biblioteca comunale, in collaborazione con Alessandro Santone e Mauro Vanni dell’associazione Itaca che lo hanno declinato su Roseto intitolandolo appunto “Rosburgo legge”. Il progetto è articolato in quattro linee d’intervento principali:
· Azione 1 – Di Casa in Casa: almeno 25 famiglie di Roseto, opportunamente sensibilizzate, apriranno le porte della loro casa ad almeno 5 scrittori (locali e nazionali), e al pubblico che vuole ascoltare. Nella selezione delle famiglie sarà data priorità a quelle con bambini, diversamente abili e/o anziani;
· Azione 2 – Book Trailer: 30 incontri rivolti a 3 Scuole del territorio, Scuola Media Fedele Romani, Scuola Media Gabriele D’Annunzio e Scuola Media Cologna Spiaggia, per sviluppare la lettura e la sensibilità letteraria utilizzando un linguaggio simile a quello del trailer cinematografico, per avvicinare un pubblico più vasto;
· Azione 3 – Free Little Libraries: creazione di una biblioteca diffusa sul territorio comunale, grazie al posizionamento di 25 casette in legno, resistenti agli agenti atmosferici, presso parchi, piste ciclabili, stabilimenti balneari, scuole e associazioni. Le casette contengono sia libri provenienti dalla Biblioteca Civica che donati/scambiati dai privati cittadini. I residenti ed i turisti non devono far altro che aprire lo sportello delle casette e prendere in prestito un libro gratuitamente, ma ad una condizione: sostituire il libro prelevato con un nuovo libro.
. Azione 4 – Partecipiamo: sensibilizzazione della comunità locale attraverso strumenti di comunicazione (cartacei, web), incontri itineranti di (in)formazione sulle finalità del progetto, visite guidate, reclutamento di volontari, azioni di raccolta
Come ha puntualizzato la direttrice della biblioteca civica Marinaro, il progetto trae la sua ragione di essere dal forte coinvolgimento delle associazioni di volontariato, dell’Università della Terza età, e delle scuole unite in una grande rete di collaborazione finalizzar a tessere pregevoli iniziative dedicate alla promozione della lettura. «Non da meno – spiega la direttrice – è la grande attenzione che il nostro progetto ha dedicato alle fasce più deboli visto che con il finanziamento ottenuto riusciremo a comprare videolibri e altri supporti utili ai portatori di handicap, ai bambini con dislessia o ipovedenti, e strumentazioni utili a favorire l’accesso e la fruizione della biblioteca a persone disabili». Anche le casette avranno un impatto simbolico oltre che estetico notevole. «In totale ne saranno 25 distribuite in tutta la città, ma anche nelle frazioni – spiega la direttrice – con l’idea di favorire una sorta di osmosi con i libri. La biblioteca infatti allestirà le casette con tutti quei libri che abbiamo in molteplici copie e che finirebbero al macero anche per le continue esigenze di fare aggiornamento. Noi daremo la possibilità di prelevare i libri gratuitamente a patto di restituirli o di lasciare nella casetta vecchi libri che non vengono più letti dalle famiglie. E’ chiara che tutto si basa su gesti di libera cooperazione dei cittadini che fanno leva su un alto senso di civiltà che vogliamo anche incoraggiare e promuovere con le casette. Auspichiamo infatti che i rosetani si prendano cura delle casette sostenendole e preservandole da atti vandalici aiutandoci a trasformarle in una vera e propria biblioteca diffusa». «La cosa bella di questo progetto – ha dichiarato Felicioni- è la trasversalità perché tocca davvero tutte le fasce d’età, ogni tipologia di lettore, e tante associazioni impegnate a vario titolo nel mondo della cultura oltre che della scuola. Siamo molto orgogliosi di questo traguardo visto che Roseto si è classificata prima (in ex aequo con una città veneta) rispetto a tante altre città italiane con biblioteche storiche. Peraltro è un risultato che conforta la nostra capacità di progettazione e questo non sempre è scontato visto che spesso i bandi non sono aderenti e declinabili alle necessità di una cittadina. Ringrazio i professionisti dell’associazione Itaca e la direttrice Marinaro che ci hanno aiutato, e ovviamente il sindaco Sabatino Di Girolamo che mi concede fiducia e grande autonomia in questo tipo di attività, così come il mio gruppo consiliare e l’intera maggioranza».
Tra le attività da evidenziare ci sarà anche una strutturata collaborazione che i ragazzi di alcune classi delle scuole di Roseto avvieranno con la scuola di cinematografia di Pescara. L’obiettivo sarà quello di sviluppare un cortometraggio dove la lettura e il territorio di Roseto siano centrali nella pellicola in modo da proporre il filmato in proiezione alla prossima edizione del festival “Roseto Opera Prima”.