MONTORIO AL VOMANO – L’1-1 del Città di Teramo contro il Piano della Lente passa davvero in second’ordine, così come sarebbe stato qualsiasi altro risultato: per la cronaca la rete biancorossa, su rigore, è stata firmata alla mezz’ora del primo tempo da Palumbo, col pari arrivato poco dopo ad opera di Toro.

Meravigliosa è stata invece la risposta del pubblico teramano, presente con circa 1.000 supporter al seguito (829 gli spettatori paganti): per la prima volta, dopo mesi e mesi, hanno finalmente pensato solo al calcio giocato e sono emerse le prime valutazioni ed indicazioni su quel che è stato e su quel che potrà essere.

In fondo la squadra di Pomante è scesa in campo quasi senza conoscersi, pagando tutte le situazioni pregresse altrui, delle quali è stata inconsapevole vittima. I tempi ristrettissimi, poi, hanno fatto il resto e ci vorrà del tempo per assumere le vere sembianze di una squadra di calcio, seppur di Promozione regionale, alla quale il solo blasone può non bastare, così come non è bastato.

Il primo resoconto della nuova società, però, deve soffermarsi esclusivamente sull’aspetto con il quale abbiamo aperto questa breve nota: il pubblico, la teramanità e la voglia di ricominciare daccapo. Sono ingredienti inavvicinabili da chiunque, ed è questa la “cosuccia” dalla quale dover ripartire.