TERAMO . La Regione Abruzzo, dopo aver escluso i lavoratori dell’Istituto Zooprofilattico Caporale dal confronto sindacale per il riconoscimento delle risorse aggiuntive previste dalla legge, diversamente da come accaduto nel resto del Paese e per i lavoratori della sanità abruzzese, nonostante lo straordinario impegno profuso dal personale durante la pandemia riassumibile in:

  1. più di 676mila tamponi analizzati di cui 15mila sequenziamenti;
  2. attivazione di specifici e tempestivi servizi ai cittadini (help desk e il servizio di refertazione attivo tutti i giorni);
  3. garanzia del referto entro max 24h con il personale ha reso il servizio su 3 turni fino alle ore 24 di ogni giorno per 2 anni in reperibilità h24. Ciò, nel momento in cui è saltato il sistema di tracciamento, ha indubbiamente arginato il dilagare della pandemia;
  4. la struttura, con mezzi propri, è stata completamene asservita alle necessità delle strutture pubbliche sanitarie e al territorio;
  5. il Ministero della Salute ha riconosciuto l’Istituto quale ente disponibile all’esecuzione dei tamponi per la diagnosi Covid19 per comprovata capacità analitica, nell’impiego continuativo e significativo di tecniche diagnostiche applicabili, dotato di strutture adeguate per il contenimento biologico BLS3;
  6. la Regione Abruzzo ha formalizzato la richiesta di inserimento dell’Istituto tra i laboratori di analisi Covid19;
  7. l’Istituto ha primeggiato a livello nazionale per il numero di tamponi positivi sequenziati per il monitoraggio delle varianti del virus SARS-CoV-2 di interesse in sanità pubblica in Italia che, ha posto l’Abruzzo, come la regione italiana più virtuosa per numero di tamponi sequenziati rispetto al numero di tamponi positivi;

con propria deliberazione (DGR n. 514/2022) ordina all’Istituto di “eliminare” 600mila euro di fondi propri accantonati nel bilancio di esercizio 2021 da destinare al personale che ha sostenuto il peso della pandemia, tenuto conto, si legge nella DGR, che le modalità di costituzione di tali fondi per il personale non sono conformi alle previsioni e ai vincoli di legge.

Sulla legittimità del parere espresso dai Revisori dei conti dell’Istituto, le scriventi OO.SS. ritengono di non doversi esprimere in quanto già presenti al tavolo di trattativa regionale attualmente in corso, ma ritiene intollerabile che a pagare gli effetti delle tensioni tra gli organi dell’Istituto siano i lavoratori dell’Istituto.

Ad oggi, i lavoratori dell’Istituto non sono stati pagati, non si vedono riconosciuti nè il pagamento dello straordinario né l’orario effettuato.

 

I lavoratori dell’Istituto non ci stanno più!

 

Per quante volte ancora devono essere penalizzati?

Queste OO.SS., pertanto,

chiedono

lo sblocco della situazione e riprendere immediatamente le trattative attualmente in corso con le regioni.

Le Segreterie Territoriali
FP CGIL CISL FP UIL FPL    
f.to Pancrazio Cordone

 

f.to Marco De Febiis

 

f.to Massimiliano Bravo