PESCARA – La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, ha approvato i tetti di spesa per il triennio 2022-24 riguardo agli erogatori privati accreditati per prestazioni psico-riabilitative. Nello specifico, è stata definita in complessivi 48milioni 390mila 482 euro la spesa massima che, nel triennio considerato, potrà essere sostenuta dal Sistema Sanitario Regionale per l’acquisto delle prestazioni di psico-riabilitazione.
“La grande novità – ha spiegato l’assessore Verì – è data dal fatto che, per la prima volta in Regione, si ragiona in un’ottica triennale. Circostanza che non solo ci consentirà di evitare il ripetersi di quei pesanti ritardi, accumulati nel passato, da sempre motivo di contestazione da parte del ministero ma ci permetterà anche di scongiurare quello scollamento tra la vigenza dei contratti e la programmazione degli acquisti di prestazione psico-riabilitative che ha caratterizzato le precedenti fasi di contrattazione”.
La contrattazione regolamenterà anche le prestazioni rese in favore dei pazienti socialmente pericolosi in relazione ai quali uno specifico gruppo tecnico di lavoro individuerà i fabbisogni effettivi di assistenza definendo anche i requisiti di autorizzazione e di accreditamento degli specifici moduli assistenziali ad implementazione dei vigenti manuali regionali.
Approvati, sempre su proposta dell’assessore Verì, anche i tetti di spesa per il biennio 2022-23 per gli erogatori provati accreditati per l’assistenza specialistica ambulatoriale. In attesa della ridefinizione della metodologia di calcolo e degli specifici budget negoziali per l’acquisto di prestazioni di specialistica ambulatoriale erogate dalle strutture private accreditate per le tipologie di Stabilimenti FKT, Studi di radiologia, gli Studi di Medicina a Branche, è stata stabilita, per la specialistica ambulatoriale, una previsione di spesa per il biennio 2022-23 pari a complessivi 48milioni 246mila 812 euro.
Riconosciuto ai consultori della Regione Abruzzo privati e a quelli pubblici, questi ultimi per il tramite delle Aziende sanitarie territorialmente competenti, un contributo pari a complessivi 500mila euro (350mila euro per i consultori pubblici e 150mila per quelli privati), sulla base della legge regionale n.21 del 1978.
Sono stati, inoltre, individuati, quali priorità delle attività consultoriali per l’annualità 2022, gli interventi che realizzano le finalità collegate alle situazioni di fragilità e di conflitto familiare.
Disco verde dell’esecutivo regionale anche riguardo al Piano triennale di attività demenze della Regione Abruzzo sulla base del Decreto ministeriale del 23 dicembre 2021 che, nello stabilire il Riparto del Fondo per l’Alzheimer e le demenze 2021/2023, ha previsto uno stanziamento per l’Abruzzo pari a 460mila 422 euro. Tra le principali attività, la creazione di un registro regionale di pazienti affetti da Disturbi Neurocognitivi per una raccolta dati strutturata. Tali dati verranno sfruttati tramite tecniche di “machine learning” per la creazione di carte del rischio atte a predire, in soggetti pre-sintomatici o minimamente sintomatici, lo sviluppo di deficit cognitivi lievi. Inoltre, sono previste aree di intervento per la prevenzione del deterioramento cognitivo.
La finalità della proposta progettuale della Regione Abruzzo è, in sostanza, la costituzione e caratterizzazione di luoghi fisici (sportelli di orientamento), con il precipuo scopo di avviare percorsi di informazione e formazione dei caregiver di pazienti affetti da disturbi neurocognitivi e demenze e di indirizzare le famiglie dei pazienti con sospetta diagnosi, di promuovere il benessere psico-fisico e sociale con il fine di garantire una migliore qualità di vita.