TERAMO – Abbiamo auspicato un epilogo diverso del Consiglio di Stato, favorevole al Teramo Calcio Srl anche in Serie D, perché i rischi che oggi si corrono e che temevamo in silenzio, sono quelli di dover ripartire dalla Prima Categoria: i vertici nazionali della LND, in tempi non sospetti, si sono dichiarati per nulla favorevoli all’accoglimento di istanze d’ammissione in quarta serie ed in sovrannumero, come quella avanzata dal sindaco Gianguido D’Alberto per conto della SSD Città di Teramo.

Peraltro a Sulmona, ieri sera, in occasione della presentazione dei calendari 2022-’23 di Eccellenza, seppur non pubblicamente, le sensazioni raccolte da più parti negli ambienti del Comitato Regionale, pronosticavano come molto difficile l’ottenimento del titolo di partecipazione al prossimo campionato di Promozione.

Non resta, allora, che riuscire ad individuare delle analogie, che probabilmente non esistono, tra il “caso Teramo” ed il “caso Samb” o “caso Casertana” della stagione passata: in sintesi l’immediato futuro del calcio biancorosso si giocherà per tentare di vincere la battaglia per la conquista della quarta serie, cosa nient’affatto scontata.

A titolo di cronaca ricordiamo che l’ultimo intervento “forzato” del Comitato Regionale Abruzzese della LND, risale al 5 settembre 2018 e coinvolse L’Aquila: “Si fa riferimento alla Vostra lettera del 31 agosto u.s. relativa alla istanza di ammissione straordinaria della società ASD Città di L’Aquila al campionato regionale abruzzese di Eccellenza o, in subordine, di Promozione – è la nota di allora a firma del commissario Fabbricini –. A tal proposito fermo restando quanto rappresentato nella nostra lettera del 30 agosto 2018, alla luce della posizione espressa da codesto Comitato Regionale, si comunica che nulla osta da parte della Federazione a che la società ASD Città di L’Aquila possa essere iscritta, in via straordinaria, al Campionato regionale di Prima Categoria”.

Per la verità va ricordato che nel Comune di Teramo ci sono società che partecipano sia al Campionato di Eccellenza (Pontevomano) sia di Promozione (Piano della Lenta), ma se è stata bocciata sul nascere la possibilità di fare proprio il titolo sportivo di quarta serie del San Nicolò-Notaresco la cui sede legale era ed è rimasta nel Comune di Teramo (sarebbe stato possibilissimo), non vediamo perché, in questo caso, dovrebbe optarsi per una ipotetica scelta diversa, se eventualmente possibile.