TERAMO – “La fondazione Marco Pannella è pronta a espellere Marco Pannella?”. Lo domanda l’avv. Vincenzo Di Nanna, segretario dell’associazione Amnistia Giustizia e Libertà Abruzzi, in riferimento a quanto riportato su Facebook dall’on. Rita Bernardini, presidente di Nessuno Tocchi Caino, “che si è dimessa dalla Lista Marco Pannella in seguito alla sua esclusione dagli organi direttivi della omonima fondazione per ‘disonorabilità’, a causa delle condanne riportate per le iniziative di disobbedienza civile finalizzate alla legalizzazione della cannabis – spiega Di Nanna -. Come gli abruzzesi ricorderanno, si tratta delle stesse motivazioni che furono addotte per respingere la candidatura della deputata radicale a Garante dei detenuti nella nostra Regione: in quell’occasione fu peraltro riammessa dal TAR in seguito al ricorso curato dal sottoscritto insieme ai colleghi Giuseppe Rossodivita e Paolo Mazzotta.

“Il paradosso è che oggi Marco Pannella non potrebbe sedere nel direttivo della fondazione che porta il suo nome: se infatti i requisiti di onorabilità del socio, stando a quanto ha documentato Rita Bernardini, vengono meno a causa delle suddette condanne in ossequio a meri quanto non vincolanti ‘indirizzi’ indicati dalla Prefettura, anche lui sarebbe escluso dagli organi decisionali con la medesima motivazione, come ha sottolineato la stessa Bernardini. Invitiamo il presidente Maurizio Turco a chiarire questa imbarazzante vicenda che rischia di gettare un’ombra sulla serietà e l’affidabilità di tutto il Partito Radicale, del quale è attualmente segretario”, conclude Di Nanna.