PESCARA – “Una tecnica consolidata: fare un mix di numeri, omettere qua e là, così da creare confusione nei cittadini. Probabilmente è questa la strategia dell’Assessore Paolucci che, a ridosso della campagna elettorale, prova a giocarsi la carta della confusione per provare a dare una percezione diversa dallo sfacelo della gestione del bilancio della Regione Abruzzo sotto il suo Governo regionale. Numeri parziali, non definitivi e confusionari che danno una visione di risanamento e riequilibrio, che di fatto non esiste”. Ad affermarlo è il consigliere regionale Domenico Pettinari.
“Paolucci – spiega il 5 Stelle – dichiara che il disavanzo al 31.12.2017 è pari ad euro 552 milioni, con una riduzione dello stesso rispetto al disavanzo accumulato precedentemente di euro 186 milioni. Ma l’Assessore non contempla tutte le poste contenute nel rendiconto finanziario 2017, perché altrimenti si scoprirebbe che non c’è nessuna riduzione dello stesso. Infatti non chiarisce che con legge n 51 del 16 dicembre 2015 è stata autorizzata l’apertura di un mutuo di 100milioni di euro. Quindi si sostiene che un debito non c’è più quando per pagarlo è stato autorizzato un altro debito. Paolucci non chiarisce, inoltre, che al disavanzo vanno aggiunte le risorse ottenute, ex anticipazione articolo 3 del decreto legge 8 aprile 2013, n. 35, per il ripiano dei debiti del Servizio Sanitario regionale per ben 174milioni di euro che la Regione deve restituire. Inoltre Paolucci non cita che al 31.12.2017 la Regione Abruzzo conta nel proprio stato patrimoniale oltre 280 milioni di euro di residui passivi a cui deve fare fronte e non da considerare definitivi, poiché dedotti su un riaccertamento lacunoso, così come riferito dal Collegio dei Revisori dei Conti nel proprio parere rilasciato il 27 novembre 2018. A questi poi vanno aggiunti i 384 milioni di euro del fondo vincolato, almeno questo citato da Paolucci, che da soli, insieme ai 280 milioni dei residui passivi, portano a 664 milioni di euro il disavanzo. Ai quali, a loro volta, va aggiunto il residuo di anticipazione di liquidità ottenuto dalla Regione, che di fatto fanno slittare il disavanzo a quasi un miliardo di euro e non i 552 milioni paventati da Paolucci, che afferiscono, si ripete, ad un dato parziale, inesatto e provvisorio.
Quindi – conclude Pettinari – a smentire Paolucci non è solo il M5S ma sono i numeri. Un atteggiamento del genere è da considerarsi non solo imprudente, ma anche una presa in giro per i cittadini, che si apprestano a scegliere chi dovrà guidare la regione per i prossimi 5 anni e hanno il diritto di farlo ben sapendo in quale stato si trova la Regione Abruzzo. Un rispetto per l’Abruzzo che, chi si trova nella posizione di Paolucci, non può fare a meno di tener presente”.
“Paolucci – spiega il 5 Stelle – dichiara che il disavanzo al 31.12.2017 è pari ad euro 552 milioni, con una riduzione dello stesso rispetto al disavanzo accumulato precedentemente di euro 186 milioni. Ma l’Assessore non contempla tutte le poste contenute nel rendiconto finanziario 2017, perché altrimenti si scoprirebbe che non c’è nessuna riduzione dello stesso. Infatti non chiarisce che con legge n 51 del 16 dicembre 2015 è stata autorizzata l’apertura di un mutuo di 100milioni di euro. Quindi si sostiene che un debito non c’è più quando per pagarlo è stato autorizzato un altro debito. Paolucci non chiarisce, inoltre, che al disavanzo vanno aggiunte le risorse ottenute, ex anticipazione articolo 3 del decreto legge 8 aprile 2013, n. 35, per il ripiano dei debiti del Servizio Sanitario regionale per ben 174milioni di euro che la Regione deve restituire. Inoltre Paolucci non cita che al 31.12.2017 la Regione Abruzzo conta nel proprio stato patrimoniale oltre 280 milioni di euro di residui passivi a cui deve fare fronte e non da considerare definitivi, poiché dedotti su un riaccertamento lacunoso, così come riferito dal Collegio dei Revisori dei Conti nel proprio parere rilasciato il 27 novembre 2018. A questi poi vanno aggiunti i 384 milioni di euro del fondo vincolato, almeno questo citato da Paolucci, che da soli, insieme ai 280 milioni dei residui passivi, portano a 664 milioni di euro il disavanzo. Ai quali, a loro volta, va aggiunto il residuo di anticipazione di liquidità ottenuto dalla Regione, che di fatto fanno slittare il disavanzo a quasi un miliardo di euro e non i 552 milioni paventati da Paolucci, che afferiscono, si ripete, ad un dato parziale, inesatto e provvisorio.
Quindi – conclude Pettinari – a smentire Paolucci non è solo il M5S ma sono i numeri. Un atteggiamento del genere è da considerarsi non solo imprudente, ma anche una presa in giro per i cittadini, che si apprestano a scegliere chi dovrà guidare la regione per i prossimi 5 anni e hanno il diritto di farlo ben sapendo in quale stato si trova la Regione Abruzzo. Un rispetto per l’Abruzzo che, chi si trova nella posizione di Paolucci, non può fare a meno di tener presente”.