TERAMO – Un gigante buono, un campione di equilibrio e democrazia, gentile, pacato, discreto, sagace, raffinato, cortese, semplice e complesso come un quadro di Magritte, il decimo assessore in pectore.
Sono solo alcuni delle parole con le quali è stato ricordato quest’oggi al Parco della Scienza il consigliere comunale Massimo Speca, tragicamente scomparso sabato scorso a soli 40 anni, a causa di un infarto.
Il capogruppo del PD è stato ricordato nell’aula di Assise civica da tutti i consiglieri e dagli assessori presenti, tra lacrime e commozione, dopo che la seduta si era aperta con un minuto di raccoglimento. In aula anche la moglie Alessia, la madre Teresa e l’amico Andrea. L’omaggio dell’artista Marco Pace campeggiava al centro dell’auditorium mentre tra i banchi di maggioranza, nel suo posto in seconda fila, un bouquet di fiori occupava la sedia vuota.
“La vita va vissuta in avanti ma capita all’indietro“. Una citazione del filosofo Kierkegaard ha scandito il ricordo in Consiglio per un uomo ed un collega indimenticabile. Grandi le qualità umane e intellettuali, quasi uniche, sottolineate dall’intervento in apertura del presidente del consiglio Alberto Melarangelo, collegato in remoto.