TERAMO – L’atto ultimo tra la gente, Massimo Speca lo ha vissuto nel pomeriggio, nella gremitissima Chiesa della Madonna delle Grazie, con i suoi cari accanto e con un’intera città, anche quella che non ha partecipato direttamente alle esequie, presente: in realtà lo erano tutti, anche coloro che, magari soltanto con il pensiero, vivevano intensamente quei momenti pensando a quel giovane uomo dal volto sorridente e rassicurante, che sarà rimpianto e ricordato a lungo.
In realtà, a Massimo era bastato poco per scolpire in terra le sue qualità di “uomo pulito”, le cui virtù erano anche ambite da chi lo aveva conosciuto professionalmente, in politica ma soprattutto fuori dagli ambienti della quotidianità popolare, apprezzandone l’essere stato padre esemplare per gli ancora piccoli Alessandro e Beatrice e marito dell’amata Alessia.
La funzione religiosa è stata officiata dal Vescovo della Diocesi di Teramo ed Atri, Lorenzo Leuzzi: presenti, tra i tantissimi esponenti della politica, Luciano D’Alfonso, Giovanni Legnini, l’ex deputato Tommaso Ginoble e l’ex presidente della Provincia Renzo Di Sabatino, il sindaco di Pineto Robert Verrocchio, il presidente della Ruzzo Reti Alessia Cognitti, i vertici del Partito Democratico regionale, Miche Fina e Manola Di Pasquale, i consiglieri regionali Silvio Paolucci e Sandro Mariani, l’intero consiglio comunale di Teramo con il primo cittadino, Gianguido D’Alberto accanto ad Alessia. Presenti inoltre il presidente della Camera di Commercio Gran Sasso, Antonella Ballone, e con lei il cav. Agostino; c’erano anche Francesca Persia di Forza Italia, Marilena Rossi di Fratelli d’Italia, l’ex vice sindaco Maria Cristina Marroni e attuale coordinatrice di Italia Viva, ma elencarli tutti è impossibile. Presenti anche il presidente dell’Ordine degli avvocati Antonio Lessiani e il direttore della Cna Gloriano Lanciotti e tantissime altre personalità.
La città si è letteralmente fermata nel giorno del lutto cittadino ed è rimasta in silenzio nel corso delle esequie.
Toccante i saluti del sindaco Gianguido D’Alberto e dell’amico Andrea Castagna.
Addio Massimo.
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