TERAMO – “Qui, in quest’aula, me lo hanno insegnato, siamo chiamati a fare politica e non ad enfatizzare i portati professionali di ciascuno, altrimenti creiamo confusione“: firmato Massimo Speca.

Era la seduta del consiglio comunale di Teramo del 15 giugno 2021, quella nella quale si sarebbe potuto o dovuto parlare di un Piano Economico Finanziario proposto all’amministrazione da un privato. In quella circostanza molte delle situazioni createsi sulla scelta di dover rimandare la discussione a nuova data, pesarono proprio sulle spalle del capogruppo PD Massimo Speca, alla cui salma Franco Iachini (il proponente di quel Pef) è stato tra i primi a rendere omaggio, stamane.

In quella circostanza conoscemmo ed apprezzammo la sua politica e la maniera con la quale sapeva svilupparla. Era costituita da concretezza e rispetto, qualità insite in lui, di quelle che non si fanno proprie come accade, ad esempio, con i voti indotti. L’elevato spessore di quel ragazzo, a tutti i livelli, ci colpì, sia nell’esposizione del proprio “credo”, sia nel fermo convincimento di dover svolgere un tipo di azione anziché un’altra. Fu ascoltato attentamente da tutti, ad iniziare dai suoi colleghi di maggioranza.

Seppe convincerci in quindici minuti che la politica vera esisteva ancora, fortunatamente: è per questi motivi che vi riproponiamo quell’intervento, per il quale ringraziamo il lavoro della nostra redazione, brava ed attenta nel reperire l’allegato stralcio audiovisivo.

Addio Massimo, autentico signore di animo e della politica.