TERAMO – Inutile negare che l’attuale, pazza estate del calcio biancorosso, sia tra quelle che andranno ricordate nel tempo, a prescindere dall’esito che registrerà.

Leggere di mercato, di ritiri e ancor di più delle prime gare amichevoli altrui, cozza incredibilmente con la situazione in cui versa il Teramo Calcio, che dalla propria ha una sola certezza: comunque finirà e qualunque sarà il destino, la stagione 2022-’23 è già compromessa, a causa del ritardo accumulato e, probabilmente, da dover ancora accumulare. Tale stato di cose supererà di gran lunga i fatti susseguitisi nelle due precedenti stagioni, nel corso delle quali sono stati sviluppati programmi societari criticabilissimi!

Nel 2020-2021 si puntò esclusivamente a snellire i costi, cedendo tutto il cedibile e puntando a non spendere o a spendere il minimo indispensabile e nel 2021-2022 il cerchio dell’improvvisazione programmatica si chiuse nell’ultimo giorno utile, con tutti i rischi connessi ai quali, con molta sapienza e sofferenza, pose riparo la società che era arrivata in corsa.

Il resto è storia d’oggi. La società biancorossa ce la farà a superare l’ostacolo del Collegio di Garanzia? Questi i pareri raccolti in città, per i quali ekuonews ringrazia tutti.

– Flavio Bartolini (docente scolastico) – Prevedo la serie C. Con lo sblocco delle quote da parte del Tribunale di Roma si potranno onorare i debiti. Ovviamente con Spinelli presidente e proprietario”

– Roberto Canzio (Pres. Pallamano Teramo) – “Sono fiducioso e vedo il Teramo in serie C con Giuseppe Spinelli presidente e con una squadra di alta classifica”

– Ercole Cimini (ex V. Pres. Teramo Calcio) – “Mi auguro che il prossimo presidente del Teramo Calcio sia un appassionato di sport e soprattutto un tifoso dei colori biancorossi: per il futuro è ovvio che auspichi ogni bene”

– Daniele Deoma (DS Lucchese Calcio) – “Più che una previsione per la quale non mi esprimo, auguro al Teramo una ripartenza con persone competenti e professionali al timone”

– Marco Desiati (dottore commercialista) – “Bisogna attendere l’esito dei diversi gradi di giudizio fino al TAR., se necessario. Tuttavia dopo il secondo grado di giudizio federale, ove negativo, il Sindaco dovrebbe attivare senza indugio le procedure per l’iscrizione alla Serie D con una diversa società, possibilmente composta da nuovi imprenditori, non gli attuali”

– Angelo Di Carlo (docente scolastico) – “Sono ancora convinto che si possa conservare la C. Comunque, nella peggiore delle ipotesi, ripartiremo dalla serie D”

– Emidio Di Giandomenico (imprenditore) – “Il Teramo merita la Lega Pro e si salverà sicuramente, perché sarebbe ingiusto non tener conto del fatto che la società era bloccata dal Tribunale fino a ieri e che oggi avrebbe una nuova proprietà pronta finanziariamente ad affrontare il futuro”

– Marco Iacovoni (docente scolastico in pensione) – “Il Teramo non sarà ammesso al prossimo campionato di serie C”

– Andrea Masciangelo (ex TM Teramo Calcio) – “Non vedo un bel futuro. Meglio ripartire da una categoria inferiore ma con una società che ami i colori e la città… magari costituita da imprenditori locali che restituirebbero all’ambiente quel clima di familiarità tipico della storia del Teramo Calcio

– Mauro Meluso (dirigente sportivo) – “Il mio è un semplice auspicio anche perché sono all’estero e non aggiornatissimo. Mi auguro che la nostra città non perda il calcio professionistico perché abbiamo bisogno di positività e non certamente di situazioni negative”

– Andrea Natali (ex Teramo Calcio) – “Spero vivamente di sbagliarmi ma credo che non ci siano i presupposti per il miracolo… A questo punto auspico quanto meno un’iscrizione alla serie D con un programma biennale; nel primo si punti ad una stagione di assestamento e nel secondo al ritorno in serie C… comunque sempre Forza Teramo”

– Antonio Obbedio (DS Renate Calcio) – “Secondo me sarà confermata l’esclusione dal campionato. Il motivo va ricercato non nei problemi societari del Teramo Calcio ma nei termini dell’iscrizione che sono perentori. Mi spiace molto!”

– Luca Pilotti (consigliere provinciale PD) – “Purtroppo temo che la decisione avversa verrà confermata. Peseranno gli orientamenti precedenti, i debiti Iva ma anche il lascito della retrocessione in serie C del 2015 da parte della giustizia sportiva: quelle cose incidono ancora sul Teramo Calcio. Mi auguro di essere smentito clamorosamente”

– Davide Rosci (tifoso) – “Prevedo la ripartenza dalla serie D attraverso il lodo Petrucci ed il permanere della continua incertezza dovuta alla gestione dello stadio Bonolis, che comporterà l’allontanamento di chiunque dal fare calcio in uno stadio gestito da terzi”

– Fabrizio Salvi (imprenditore) – “La vedo dura! Con lo sblocco del 60% delle quote societarie sono andato fuori pista… spero almeno di ripartire dalla D con un diverso gruppo proprietario”

– Alfredo Napolitani (opinonista) – “Nulla potrà scalfire la mia soddisfazione… A morte Gesù o Barabba come Giovanna (i) d’ Arco? Nessun dubbio, anche se Gesù fosse giallorosso!”

Pepone (tifoso) – “Prevedo un futuro incerto, sicuramente in categorie inferiori”.