TERAMO – Dopo i due anni segnati dal Covid e dall’emergenza sanitaria e dopo i momenti difficili e delicatissimi per la presenza registrata di focolai, è finalmente possibile per gli ospiti della Casa di riposo ‘De Benedctis’, tornare a intensificare gli incontri con i propri familiari. Lo rende noto il Commissario straordinario dell’Azienda di Servizi alla Persona di Teramo, Roberto Canzio, che aggiunge: “Questo sempre secondo la mission dell’Azienda che vuole siano messe al centro proprio le persone e la loro salute psico-fisica e nella consapevolezza che assicurare questa possibilità assorbe un impegno importante, tant’è che in altre Rsa e strutture socio-sanitarie non ci si sta ancora muovendo in questa direzione. Finora, infatti, per i nostri ospiti le visite – ciascuna della durata di mezz’ora – dovevano necessariamente svolgersi in forma singola e non potevano interessare contestualmente più ospiti proprio perché si tenevano in ambienti chiusi, sempre nel pieno rispetto dei protocolli dettati. Ragione per la quale in un giorno si riusciva ad assicurare non più di sei singole visite, cioè sei nostri ospiti potevano incontrare un loro rispettivo parente”.
“Ora l’intervento che è stato effettuato durante i mesi del commissariamento e che ha interessato il parco interno alla struttura ‘De Benedictis’ ci consente, insieme al fattore della bella stagione, di far svolgere le visite all’aperto – precisa Canzio -. Saranno quindi sei gli incontri che potranno tenersi contestualmente al mattino e altrettanti nel pomeriggio. Dunque un cambio importante di numeri e anche di risposte che possiamo assicurare alle esigenze dei nostri ospiti e dei loro cari. Il parco, in questi mesi, è stato infatti oggetto di una relazione rimessa da un agronomo che ha individuato dieci piante pericolanti e in quanto tali da abbattere; cosa che si è provveduto a fare insieme alla contestuale piantumazione di altrettanti nuovi alberi. Anche gli arredi esterni, che erano fatiscenti, sono stati sostituiti con nuove panchine e nuovi tavoli”.
“E’ quindi un parco oggi sicuro e funzionale e che, proprio in quanto tale, ci consente di spostare all’aperto, intensificandoli, gli incontri con i familiari. Familiari che però, così come detta la norma trattandosi di una Rsa, sono tenuti a rispettare i protocolli: sanificare le mani al loro arrivo e indossare la mascherina per tutta la durata della visita. Questo per tutelare gli anziani ospiti, nella consapevolezza che il contagio per loro può arrivare solo dall’esterno ed è da questo che vanno adeguatamente protetti. Proprio per monitorare che tutte le disposizioni vengano rispettate, il controllo – a distanza e nel rispetto della privacy- verrà affidato ad alcuni operatori della struttura. Occorre infine ricordare che nelle Rsa si può accedere come visitatori, secondo la norma vigente, con l’obbligatorietà del green pass”, conclude il Commissario ASP1 Teramo.