TERAMO – “I lavoratori, autisti e assistenti dipendenti della ditta Scoppio di Gioia del Colle (Bari), che si è aggiudicata per 3 anni l’appalto per la gestione del trasporto scolastico a Teramo, dei ragazzi delle scuole: infanzia, elementari, medie, nonché i ragazzi disabili del nostro comune e delle frazioni limitrofe, hanno percepito l’ultimo stipendio ad aprile, oggi siamo quasi a metà luglio e delle altre mensilità arretrate neanche l’ombra. Il solito brutto vizio dell’impresa di pagare i lavoratori quando questo gli rimane più comodo e cioè con evidenti ed enormi ritardi”. La denuncia è della segreteria provinciale della Filt CGIL Teramo. “Purtroppo, questo è un settore dove prevale la logica degli appalti e delle esternalizzazioni del servizio – incalza il sindacato – molti comuni oramai adottano questa pratica e quindi vi è un avvicendamento costante delle aziende e i problemi per i lavoratori si rilevano sempre gli stessi, è consuetudine per queste imprese il non rispetto dei contratti vigenti e delle regole basilari previste dalle norme. La ditta Scoppio non fa differenza, infatti, oltre a non applicare il contratto previsto dal bando, (ne applica un altro naturalmente e manco a dirlo penalizzante per i lavoratori, con una paga oraria inferiore), non riconosce nemmeno quelle competenze previste dalla contrattazione come ad esempio un ticket giornaliero ai lavoratori, per ogni giornata di presenza”.

“Facciamo appello all’amministrazione comunale nel mettere fine a queste ingiustizie, non possiamo permettere a nessuno di trattare le maestranze in questo modo, i lavoratori e le lavoratrici sono allo stremo, non hanno più soldi per fare la spesa, per pagare le bollette, per sopravvivere. Facciamo un appello anche al Prefetto prima che scoppi una bomba sociale. Serve un impegno concreto e celere da parte delle istituzioni, chiediamo al sindaco D’Alberto di intervenire e prevedere un incontro a breve al fine di porre fine a questa problematica, allo stesso tempo invitiamo il primo cittadino nel valutare la possibilità di reinternalizzare questo delicato servizio, avvalendosi della società pubblica TEAM”, conclude Filt CGIL.