TERAMO – Tutte le forze di polizia, di Protezione civile e del soccorso sanitario, oltre che automobilisti, motociclisti, hanno raccolto l’invito dell’Aci di Teramo a partecipare ad un appuntamento molto sentito dai teramani: quello della solenne benedizione dei veicoli militari e civili che il club organizza ogni anno il 1° luglio per i festeggiamenti in onore della Madonna delle Grazie. La manifestazione, come di consueto, ha animato il piazzale antistante al santuario, dove fedeli e appassionati di motori, insieme ai frati e alle autorità militari hanno dato vita a uno dei momenti più suggestivi dei festeggiamenti guidati dal presidente Carmine Cellinese che ha ricordato il valore simbolico di questo momento di raccoglimento e sensibilizzazione.
L’occasione è stata utile anche per presentare alla comunità teramana il nuovo direttore dell’Aci Teramo, Donato Ciunci, già funzionario dello stesso ente, 38 anni, il quale avrà il compito di portare avanti il lavoro svolto sin qui da Gabriele Irelli nel segno della continuità, così come è stato l’indirizzo di tutti i presidenti che si sono succeduti alla guida dell’ente sino ad oggi rendendo l’Aci di Corso Cerulli un presidio di memoria, oltre che un baluardo di tutta la popolazione automobilistica di Teramo. “Una scelta di continuità quella di Ciunci – ha dichiarato Carmine Cellinese, presidente Aci – ma anche il segno dell’Aci di una volontà precisa di investire sulle nuove generazioni visto che Ciunci è l’unico direttore Under 40 del centro Italia, affiancato anagraficamente solo da altri due colleghi già direttori a Trento e a Lecce”.
La manifestazione infine, negli intenti degli organizzatori, ha costituito un momento di riflessione volto a diffondere la consapevolezza dei rischi connessi alla circolazione stradale oltre che sulle preoccupazioni legate alla pandemia e alla guerra alle porte dell’Europa. Non è mancato un ricordo per le vittime della strada, un invito alla speranza, oltre che alla risoluzione del dolore dei familiari che soffrono per la perdita dei propri cari e una preghiera per gli automobilisti, perché si ricordino di essere responsabili al momento della guida per se stessi, ma anche per gli altri. La manifestazione si è conclusa con il rombo collegiale dei motori e una scenografica sfilata di auto e moto d’epoca a cura del CAST, il Club autonomo storiche di San Nicolò a Tordino in collaborazione con altri club di auto storiche della provincia di Teramo.
Il presidente dell’Aci Carmine Cellinese, ricordando la valenza sociale dell’iniziativa, ha messo in evidenza come l’emergenza Covid, con cui ormai tutti facciamo i conti da due anni, ha reso maggiormente pregnante la riflessione sul valore della vita. “I festeggiamenti della Santa patrona – dichiara Cellinese – costituiscono una di quelle occasioni in cui l’Automobile Club di Teramo dimostra il suo attaccamento al territorio, il legame saldo con le sue tradizioni e al tempo stesso veicola i valori del rispetto e di prudenza che da sempre mettiamo al centro nelle nostre campagne di sensibilizzazione. Non potevamo che esserci anche quest’anno nella convinzione che il matrimonio tra il folklore e l’educazione stradale sia uno di questi strumenti che tiene saldo il valore della vita e delle regole al volante promosso dal club”.