TERAMO – “Alla luce dell’avvenuta istituzione di un Dormitorio da parte del Comune di Giulianova, siamo a trasmettere apposita mozione concernente le politiche abitative da attuarsi ad opera del Comune di Teramo, mozione già presentata 5 mesi or sono dal Consigliere Verzilli, ma purtroppo mai calendarizzata. Appare urgente affrontare tale problematica, data la sua evidente rilevanza sociale”. Il documento è redatto dal Gruppo ‘Cittadini in Comune’, firmato dai Consiglieri Osvaldo Di Teodoro, Giovanni Luzii e Ivan Verzilli.
Questo il testo della mozione sulle politiche abitative del Comune di Teramo:

PREMESSO:

• che sono note numerose situazioni di disagio abitativo e/o emergenza abitativa relative sia a nuclei familiari che a singole persone residenti o dimoranti nel Comune di Teramo (le domande di edilizia residenziale pubblica – giacenti presso le amministrazioni locali di tutta la Nazione – ammontano a molte centinaia di migliaia);

• che è parimenti nota l’insufficienza dell’offerta di alloggi da destinare alle persone con limitata disponibilità economica;

• che per fronteggiare tale problematica soccorre l’istituto dell’alloggio sociale, previsto nel D.M. 22 aprile 2008 recante “Definizione di alloggio sociale ai fini dell’esenzione dall’obbligo di notifica degli aiuti di Stato, ai sensi degli articoli 87 e 88 del Trattato istitutivo della Comunità”, laddove all’art. 1 viene appunto definito quale “alloggio sociale” l’unità immobiliare adibita ad uso residenziale in locazione permanente che svolge la funzione di interesse generale, nella salvaguardia della coesione sociale, di ridurre il disagio abitativo di individui e nuclei familiari svantaggiati, che non sono in grado di accedere alla locazione di alloggi nel libero mercato;

CONSIDERATO:

• che occorra innanzitutto effettuare un accurato censimento di tutte le reali esigenze di soccorso per le situazioni di disagio abitativo, al fine di prospettare un concreto piano coordinato sia per l’alleviamento temporaneo e sia per la soluzione permanente di tali problematiche;

CONSIDERATO:

• che la normativa statale e regionale prevede svariate possibilità di intervento, fra le quali si annoverano:

  • Programmi di edilizia residenziale sovvenzionata attuati con le procedure dei protocolli d’intesa e degli accordi di programma (interventi con finalità sperimentali finanziati con i fondi di cui all’art. 2 lett. f) della Legge 5 agosto 1978 n. 457 e straordinari di cui all’art. 3 lett. q) della medesima legge);

  • Programma Integrato di Edilizia Residenziale Sociale ed interventi di Edilizia Residenziale Sociale nei territori danneggiati dai sismi 2016/2017;

  • Piani di recupero del patrimonio di edilizia residenziale pubblica;

  • Programma sperimentale “20.000 abitazioni in affitto” (Programma sperimentale di edilizia residenziale per la realizzazione di alloggi da dare in locazione permanente o a termine di durata minima non inferiore a otto anni a canone convenzionato);

  • Programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile (che presenta il duplice obiettivo di incrementare la disponibilità di alloggi per la locazione a canone sostenibile e di contrastare il disagio abitativo di particolari quartieri);

  • Attuazione del “Piano Casa” (Programma di recupero ex art. 4 del D.L. n. 47 del 2014 convertito nella Legge n. 80 del 2014 recante “Misure urgenti per l’emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per Expo 2015”);

  • Programma straordinario di edilizia residenziale per i dipendenti delle amministrazioni dello Stato (che ha l’obiettivo di costruire alloggi da concedere in locazione o in godimento ai dipendenti delle amministrazioni, quando è strettamente necessario alla lotta alla criminalità organizzata);

  • Contratti di quartiere (che rappresentano la più significativa linea di attività avviata dal MIMS – Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili – per il recupero di ambiti urbani caratterizzati da assenza di infrastrutture e ridotta qualità urbana);

  • Programma per la riduzione del disagio abitativo nei comuni metropolitani (che ha l’obiettivo di orientare gli enti locali a realizzare interventi edilizi o progetti speciali volti a ridurre il disagio abitativo);

  • Il Piano nazionale di edilizia abitativa (che ha come obiettivo la riduzione del disagio abitativo e l’incremento dell’offerta abitativa a canoni sostenibili, attraverso programmi costruttivi orientati alla sostenibilità ambientale ed energetica, nonché alla promozione della partecipazione di soggetti pubblici e privati);

RITENUTO opportuno:

promuovere innanzitutto un Piano dettagliato di controlli di tutti gli alloggi pubblici – a qualunque titolo occupati – onde verificare la permanenza dei requisiti di assegnazione o l’eventuale decadenza dal beneficio del diritto all’occupazione dell’alloggio;

interessare la Polizia Municipale e le Autorità competenti, onde consentire tale esaustiva ricognizione nelle tempistiche più sollecite;

RITENUTO, pertanto, di dover demandare all’organo esecutivo dell’Amministrazione:

• di adoperarsi per predisporre – previo censimento di tutte le situazioni di disagio abitativo e/o emergenza abitativa relative sia a nuclei familiari che a singole persone residenti o dimoranti nel Comune di Teramo – un dettagliato Piano di Housing Sociale che consenta la risoluzione permanente di tutte le descritte problematiche abitative, per il tramite di tutte le modalità di intervento legislativamente approntate e come sopra menzionate;

• di voler predisporre, e indi sottoporre alla votazione consiliare – previa informazione al Consiglio di quanto messo in campo e/o realizzato in materia nel corso della presente Consiliatura, anche per il tramite di bandi/avvisi pubblici ordinari, straordinari ed emergenziali di cui alla vigente legislazione nazionale e regionale – apposita deliberazione contenente le Linee di indirizzo per le attività di gestione e controllo in materia di housing sociale, con particolare riferimento a tutte le unità immobiliari ad uso residenziale destinate alla locazione a canone calmierato e a canone concordato, nonché alle soluzioni abitative dirette a soddisfare le esigenze di una fascia di popolazione che, pur non avendo i requisiti per accedere ai servizi abitativi dell’edilizia popolare, non possa comunque sostenere i canoni di affitto imposti dal libero mercato (con tali Linee di indirizzo l’Amministrazione, conformemente alla legislazione nazionale e regionale sul tema, nell’ottica di assicurare la massima trasparenza, deve rendere accessibili all’utenza tutte le informazioni sull’offerta alloggiativa a canoni diversificati presente sul territorio comunale);

• di voler predisporre apposito Registro degli immobili da destinare a canone calmierato o concordato, contenente le principali informazioni, quali ad esempio l’ubicazione, la superficie, gli identificativi catastali, il numero di posti letto, che consentano di individuare e conoscere lo status delle abitazioni (tale Registro dovrà essere aggiornato periodicamente e sarà al servizio del sistema informativo e divulgativo comunale, nell’interesse della cittadinanza, riguardo alla reale offerta di alloggi presenti nel territorio e, al contempo, quale strumento di controllo e prevenzione sul corretto utilizzo degli alloggi da parte dei beneficiari);

• di voler approntare soluzioni emergenziali quali l’istituzione di un Dormitorio, sul modello in corso di realizzazione nel Comune di Giulianova, ed anche concretizzare soluzioni tampone per il tramite di Convenzioni con gli alberghi insistenti sul territorio comunale; 

Tutto ciò premesso e considerato,

IL CONSIGLIO COMUNALE DI TERAMO

al fine di fronteggiare le numerose situazioni di disagio abitativo e/o emergenza abitativa relative sia a nuclei familiari che a singole persone residenti o dimoranti nel Comune di Teramo,

delibera di impegnare il Sindaco e la Giunta comunale:

  • a voler promuovere innanzitutto un Piano dettagliato di controlli di tutti gli alloggi pubblici – a qualunque titolo occupati – onde verificare la permanenza dei requisiti di assegnazione o l’eventuale decadenza dal beneficio del diritto all’occupazione dell’alloggio;

  • a voler interessare la Polizia Municipale e le Autorità competenti, onde consentire tale esaustiva ricognizione nelle tempistiche più sollecite;

  • a volersi adoperare per predisporre – previo censimento di tutte le situazioni di disagio abitativo e/o emergenza abitativa relative sia a nuclei familiari che a singole persone residenti o dimoranti nel Comune di Teramo – un dettagliato Piano di Housing Sociale che consenta la risoluzione permanente di tutte le descritte problematiche abitative, per il tramite di tutte le modalità di intervento legislativamente approntate e come sopra menzionate;

  • a voler predisporre, e indi sottoporre alla votazione consiliare – previa informazione al Consiglio di quanto messo in campo e/o realizzato in materia nel corso della presente Consiliatura, anche per il tramite di bandi/avvisi pubblici ordinari, straordinari ed emergenziali di cui alla vigente legislazione nazionale e regionale – apposita deliberazione contenente le Linee di indirizzo per le attività di gestione e controllo in materia di housing sociale, con particolare riferimento a tutte le unità immobiliari ad uso residenziale destinate alla locazione a canone calmierato e a canone concordato, nonché alle soluzioni abitative dirette a soddisfare le esigenze di una fascia di popolazione che, pur non avendo i requisiti per accedere ai servizi abitativi dell’edilizia popolare, non possa comunque sostenere i canoni di affitto imposti dal libero mercato (con tali Linee di indirizzo l’Amministrazione, conformemente alla legislazione nazionale e regionale sul tema, nell’ottica di assicurare la massima trasparenza, deve rendere accessibili all’utenza tutte le informazioni sull’offerta alloggiativa a canoni diversificati presente sul territorio comunale);

  • a voler predisporre apposito Registro degli immobili da destinare a canone calmierato o concordato, contenente le principali informazioni, quali ad esempio l’ubicazione, la superficie, gli identificativi catastali, il numero di posti letto, che consentano di individuare e conoscere lo status delle abitazioni (tale Registro dovrà essere aggiornato periodicamente e sarà al servizio del sistema informativo e divulgativo comunale, nell’interesse della cittadinanza, riguardo alla reale offerta di alloggi presenti nel territorio e, al contempo, quale strumento di controllo e prevenzione sul corretto utilizzo degli alloggi da parte dei beneficiari);

  • a voler approntare soluzioni emergenziali quali l’istituzione di un Dormitorio, sul modello in corso di realizzazione nel Comune di Giulianova, ed anche concretizzare soluzioni tampone per il tramite di Convenzioni con gli alberghi insistenti sul territorio comunale.