Riceviamo e pubblichiamo

Comunque vada sarà un’elezione a suffragio universale.
Un’altra percentuale di cittadini si sarà espressa sul modello di partecipazione da condividere.
Ma ciò non significa che questi due organismi che si richiamano a modelli diversi saranno da oggi legittimati a scontrarsi come se fossero due partiti costituitisi ai sensi dell’art. 49 della Costituzione.
Di sicuro il Comitato di Quartiere di “Teramo Est” non rientra in quella casistica costituzionale. I cittadini hanno partecipato alla votazione del 28 Ottobre per eleggere Nove facilitatori delle attività del Comitato di Quartiere nella certezza di essere determinanti con la propria partecipazione nelle scelte che l’assemblea dei cittadini di volta in volta vorrà adottare per la risoluzione dei problemi e per lo sviluppo delle zone che fanno parte di “Teramo Est”.
Essi non hanno dovuto associarsi come recita l’art. 49 della Costituzione:
“Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”
Per le elezioni dei facilitatori della democrazia partecipativa all’interno del Comitato di Quartiere “Teramo EST” le autocandidature sono state libere, senza alcun obbligo di dover aderire ad un’associazione attraverso il tesseramento ed “essere in regola con la quota associativa”.
Di norma sono i partiti così costituiti che vengono eletti dal Sovrano per essere rappresentativi all’interno delle istituzioni.
Il Nuovo Comitato di quartiere di “Colleatterrato Alto” segue un modello molto simile a quello richiamato dall’art. 49 della Costituzione, in quanto si regge sul criterio della rappresentatività, ovvero ogni qualvolta si presenteranno alla società e alle istituzioni lo faranno in forza della percentuale di voto che riusciranno a raggiungere con il voto di oggi.
Il Comitato di Quartiere di “Teramo Est” invece consente sempre e dico sempre ai cittadini di partecipare e decidere sia nelle assemblee che nei tavoli di lavoro.
Quella parte dei cittadini che non è andata a votare per il Comitato di “Teramo Est”, (ivi compreso quanti oggi andranno a votare per il Comitato di Colleatterrato Alto) non dovrà sentirsi esclusa dal prendere parte alle discussioni e alle decisioni da adottare perché comunque e sempre potranno partecipare alle assemblee del Comitato di “Teramo Est”
Ma ciò che è più interessante è che gli stessi soci del Comitato di “Colleatterrato Alto” o di altro comitato che si intendesse costituire sul territorio potrà sempre partecipare alla pari dei singoli cittadini alle assemblee e ai tavoli di lavoro del Comitato di Quartiere “Teramo Est” e potranno decidere di votare o di astenersi, così come è già avvenuto più volte nel corso di questi mesi, essendo anch’essi cittadini del quartiere, facenti parte dell’elettorato attivo e passivo dell’Assemblea dei cittadini, UNICO ORGANO DECISIONALE del Comitato di Quartiere di “Teramo Est”.
Alle assemblee chiaramente PARTECIPERANNO come singoli cittadini.
Ma ciò che è ancora più interessante è l’istituto partecipativo che si richiama al modello di filiera della democrazia partecipativa adottato dal Comitato di Quartiere “Teramo EST” che prevede anche un confronto tra comitati ed associazioni presenti sul territorio attraverso la costituzione di una Consulta dei comitati e delle associazioni che potranno predisporre documenti ed atti da sottoporre all’approvazione da parte dell’assemblea generale dei cittadini che ripeto è l’unico organo decisionale del Comitato di Quartiere “Teramo Est”.
L’auspicio quindi è che da oggi nasca la voglia del confronto e non dello scontro.
A tutti: Buona Democrazia.

Raffaele Raiola, Presidente dell’associazione di volontariato “Teramo Città Solidale & Cittadinanza Attiva”