ROSETO DEGLI ABRUZZI – Una fiaba di facile lettura e dal grande valore pedagogico verrà consegnata lunedì mattina ai bambini del I e II circolo di Roseto nell’ambito di una grande progetto contro il bullismo promosso dal Corecom Abruzzo. Un progetto che entra nel vivo proprio la prossima settimana con il dono del volume ai bimbi di Roseto dopo che la città delle Rose già a luglio fu scelta per presentare il lancio della campagna di sensibilizzazione dal Corecom. Il libro, intitolato “Pasquale squaletto solidale, è stato donato con un grande gesto di solidarietà, dalla scrittrice Donatella Di Pietrantonio – vincitrice del Premio Campiello nel 2017- al Corecom Abruzzo, per le molteplici attività di Tutela dei minori. L’iniziativa coinvolgerà oltre 200 studenti che riceveranno in dono il libro che parla al cuore e alla fantasia dei ragazzi veicolando il paradigma della “Buona educazione come efficace strumento di prevenzione all’isolamento ed alla diversità” spiega il presidente del Corecom Filippo Lucci. “Una favola può aiutare il bambino a conoscere meglio la realtà, ad affrontare anche la piaga sociale della contemporaneità, a combattere i fenomeni di bullismo e cyber-bullismo perché è il luogo di tutte le ipotesi e può offrire delle chiavi nuove per conoscere il mondo, aggiunge Michela Ridolfi, consigliere Corecom, che peraltro, proprio con questo progetto, ha vinto il premio Borsellino 2018 per la sezione Cultura della Legalità.
Alla cerimonia di consegna prenderanno parte l’assessore comunale alle Politiche sociali Luciana Di Bartolomeo, il vicesindaco di Roseto Simone Tacchetti, il presidente del Corecom Filippo Lucci e il Consigliere del Corecom Michela Ridolfi. Per quel che riguarda l’Istituto comprensivo I è stata scelta simbolicamente la scuola D’Annunzio, mentre per l’Istituto comprensivo II la cerimonia si terrà alla scuola Celommi.
“Questi sono momenti che mi rendono particolarmente orgogliosa – ha dichiarato l’assessore alla Pubblica istruzione, Luciana Di Bartolomeo – è una gioia essere presente a queste cerimonie. Abbiamo bisogno che i ragazzi, fin da piccoli, vengano abituati ad apprezzare, capire e mettere in pratica, valori basilari come il rispetto per l’altro, il rifiuto della violenza, in particolare quella di genere, e queste iniziative sono opportunità di sensibilizzazione irrinunciabili”.