TERAMO – Fine settimana infuocato per il Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto tra assemblee della Teramo Ambiente e della Ruzzo Reti, sempre che quest’ultima non trasli per permettere ai sindaci-soci di valutare istanza presentata dallo stesso D’Alberto. Molti sono stati favorevolmente colpiti dalle sue indicazioni. (La questione cda Ruzzo Reti è la più spinosa, per un ente che ha oltre 100 milioni di debiti, ulteriormente accresciuti di 2 milioni nel 2018). Sarebbero comunque 5, almeno, i comuni di area PD a trazione “mariana” pronti ad appoggiare le posizioni del Primo cittadino: Castelli, Crognaleto, Morro D’Oro, Mosciano e Tossicia, più altri che si starebbero aggregando in queste ore. La posizione ufficiale verbalizzata lunedì scorso, era quella di rimanere sull’asse Cognitti–Grotta. Da vedere cosa accadrà nelle prossime 36 ore. L’Assessore Dino Pepe avrebbe lasciato piena libertà di scelta ai sindaci di riferimento della propria area, sulla scia di Renzo Di Sabatino: “Sono i Primi cittadini i veri proprietari del Ruzzo“.
Si inizierà domani alle ore 11:00, in via Delfico, nel muro contro muro, con la conflittualità soci-governance, tra il Primo cittadino ed il Presidente Pietro Bozzelli e AD della Te.Am Pietro Pelagatti. “Porterò soprattutto una linea chiara a tutela dei cittadini. Ho sperato si abbassassero i toni per il bene di tutti“. E’ chiaro che però D’Alberto oramai il suo indirizzo l’ha reso noto: fuori Bozzelli e società che si trasformerà, diventando completamente pubblica. La questione crediti-debiti sarà una spada di damocle ben lungi dal potersi risolvere a breve.
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