PESCARA – Alimenti per l’infanzia, olio, sughi e pelati, tonno in scatola, riso, legumi, biscotti: sono gli alimenti di cui in questa parte finale dell’anno c’è normalmente più necessità nel magazzino del Banco Alimentare, la realtà che assiste poveri e bisognosi mediante una rete di enti come Caritas, associazioni di volontariato, parrocchie e via dicendo. Sono proprio quei prodotti che i volontari della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare inviteranno a donare a quanti si recheranno a fare la spesa sabato 24 novembre nei 350 punti vendita dell’Abruzzo che aderiscono all’iniziativa, promossa per il ventiduesimo anno consecutivo dalla Fondazione Banco Alimentare.
Il cibo raccolto verrà immediatamente distribuito ai 177 enti caritativi abruzzesi convenzionati con il Banco Alimentare dell’Abruzzo, che assistono quotidianamente 29.732 persone povere della regione, e andrà ad integrare quello raccolto durante tutto l’anno dall’industria agroalimentare, grande distribuzione organizzata, o proveniente dai canali solidali dell’Unione Europea: cibo assolutamente buono ma destinato al macero in quanto eccedenza per ragioni commerciali o di errata etichettatura. Nell’intero 2017, in Abruzzo sono state ben 1.764 (di cui 193 dalla Colletta Alimentare 2017) le tonnellate di prodotti recuperate e donate agli indigenti da questa “catena della solidarietà” che fa parte della Rete Banco Alimentare, coordinata dalla Fondazione Banco Alimentare e composta da ventuno sedi locali. Una rete che assiste in Italia 1.580.000 bisognosi mediante 8.042 enti convenzionati.
In Abruzzo i volontari saranno circa 4 mila, riconoscibili come sempre dalla ormai famosa pettorina gialla, espressione di varie realtà come le associazioni di alpini, carabinieri e bersaglieri ma anche protezione civile, volontariato, parrocchie e molto altro.
La novità per l’edizione 2018 della Colletta Alimentare è che, per intercettare e coinvolgere il maggior numero di persone, sarà possibile aderire anche facendo la spesa online sulle piattaforme di alcune grandi catene di distribuzione.
“Purtroppo – commenta Luigi Nigliato, presidente del Banco Alimentare dell’Abruzzo – la povertà oggi è fenomeno gravissimo e in crescita che richiede forti manovre strutturali ma anche e soprattutto forme di intervento e solidarietà immediate. L’annuale Giornata Nazionale della Colletta Alimentare è una chiamata ormai stabile, proposta a tutti i cittadini che chiede un aiuto immediato come la spesa, pone una forma di attenzione al tema povertà e propone un impegno possibile sotto varie forme, richiamando la responsabilità personale, combattendo il fatalismo e la rinuncia”.
“In un momento storico di forti disparità sociali ed economiche, la lotta allo spreco alimentare gioca un ruolo decisivo nel ridurre l’impatto ambientale della produzione di alimenti e nell’assicurare un’adeguata disponibilità di cibo per le generazioni attuali e future – ha commentato l’assessore regionale alle Politiche Sociali Marinella Sclocco –. Solo in Italia produciamo circa 5,6 milioni di tonnellate di alimenti in eccedenza. Alimenti che in larga parte vengono buttati. Un danno enorme, se consideriamo che si tratta di una quantità di cibo che basterebbe a sfamare milioni di persone: è un sistema che non risponde ad alcun criterio logico, economico e soprattutto di equità. E cambiarlo dipende solo da noi. In Abruzzo, abbiamo una legge regionale contro gli sprechi alimentari, che insieme a quella nazionale contro gli sprechi alimentari e farmaceutici del 2 agosto 2016 spinge al recupero di alimenti destinati al consumo umano per evitare che vadano distrutti: oltre alla normativa e a un profondo richiamo alla giustizia sociale però, è il buon senso che deve indurci ad agire in modo da invertire la rotta”.
I promotori, condividendo il messaggio di Papa Francesco per la II Giornata Mondiale dei Poveri 2018, lo propongono a come strumento di riflessione a tutti coloro che parteciperanno alla Colletta Alimentare:
“Che cosa esprime il grido del povero se non la sua sofferenza e solitudine, la sua delusione e speranza? La risposta è una partecipazione piena d’amore alla condizione del povero. Probabilmente, è come una goccia d’acqua nel deserto della povertà; e tuttavia può essere un segno di condivisione per quanti sono nel bisogno, per sentire la presenza attiva di un fratello o di una sorella. Non è un atto di delega ciò di cui i poveri hanno bisogno, ma il coinvolgimento personale di quanti ascoltano il loro grido. Il grido del povero è anche un grido di speranza con cui manifesta la certezza di essere liberato”.
Per questo, la Colletta Alimentare, che gode dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, è il gesto con il quale la Fondazione Banco Alimentare aderisce alla Giornata Mondiale dei Poveri 2018, indetta da Papa Francesco.
Si ringraziano per la collaborazione l’Esercito Italiano e le decine di migliaia di volontari aderenti all’Associazione Nazionale Alpini, alla Società San Vincenzo De Paoli, alla Compagnia delle Opere Sociali, a centinaia di altre associazioni e da quest’anno all’Associazione Nazionale Bersaglieri. Un gesto reso possibile anche da importanti realtà locali: in Abruzzo la Ico, che ha offerto i 28 mila scatoloni utilizzati per stoccare i prodotti, e varie aziende che mettono a disposizione magazzini temporanei di stoccaggio a Lanciano, Chieti, Teramo, Tortoreto, Avezzano e L’Aquila. Main sponsor nazionali: UnipolSai Assicurazioni e Eni. Partner istituzionale: Intesa Sanpaolo. Partner logistico: Poste Italiane e Galbani.
Per sostenere i costi di trasporto e stoccaggio degli alimenti donati il giorno della Colletta Alimentare dall’11 novembre al 3 dicembre sarà attivo l’sms solidale al numero 45582.