SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA – “Il procrastinare la discussione sul bilancio da parte del sindaco Elicio Romandini la dice lunga sui suoi primi tre anni di amministrazione”.

Ad affermarlo è  Alessandro Forlini, capogruppo di Centrodestra per Sant’Egidio nell’ evidenziare una serie di lacune di natura amministrativa accusando il sindaco “che tra le altre cose millanta opere non sue”.

Cosa ha fatto realmente Romandini in questi 3 anni?” Se lo chiedono Forlini ed il centrodestra. “Tutte le promesse fatte in campagna elettorale che fine hanno fatto? Le scuole, i lavori per Piazza Umberto I e Piazza Europa, la videosorveglianza, gli asfalti, i marciapiedi: opere già finanziate grazie alla passata amministrazione ed addirittura appaltate. Tre anni ed ancora non si vede nulla.

Imbarazzante il modo in cui è stata gestita l’emergenza Covid: l’amministrazione Romandini è stata sempre in ritardo e latitante; soprattutto non ha mai preso iniziative concrete lasciando il paese in balia delle onde. Solo messaggi e spesso in contrasto tra di loro a seconda del giorno”.

Le uniche vere opere oltre ad una casa abbattuta all’ingresso del paese”, prosegue Forlini, ” riguardano l’aumento delle tasse attraverso l’addizionale l’IRPEF che ha tolto risorse ad aziende e famiglie già fortemente provate e i diversi contenziosi con cittadini e dipendenti.
Una cosa comunque va riconosciuta al nostro sindaco: da buon politico è riuscito a far passare per straordinarie opere ed interventi ordinari e si vanta di opere non sue come il municipio ristrutturato che il sindaco ha sempre visto come opera inutile e la fibra ottica.
Siamo contenti inoltre che il primo cittadino abbia concluso la caccia al tesoro, ritrovando quei fondi che sosteneva di non avere e riqualificando finalmente gli impianti sportivi come la piscina comunale.

Sono rimasti due anni per fare qualcosa per il nostro comune ed evitare l’isolamento e la perdita di fondi importanti che altri comuni hanno già incamerato.
Ci auguriamo che Romandini & C. possano iniziare a dare risposte concrete uscendo dalla sindrome da campagna elettorale”.