L’AQUILA –  “La disattenzione dell’amministrazione comunale verso il centro storico, che si utilizza come ‘quinta’ di grandi eventi dimenticandosi, però, di riportarvi i servizi necessari alla rivitalizzazione quotidiana, in favore di residenti e commercianti, si evidenzia nelle mancate scelte assunte dal sindaco Pierluigi Biondi e dalla sua Giunta.
Ieri si è parlato di ricostruzione dell’edilizia scolastica, nell’assemblea pubblica organizzata dai comitati e che è stata disertata dal sindaco uscente; da tempo, sottolineo come sia necessario riportare in centro storico un polo scolastico ‘verticale’, dal nido e fino alle superiori.
Ma le mancate scelte attengono persino all’esercizio del diritto di voto.
Prima del sisma erano 13 le sezioni elettorali ubicate in centro storico; venivano ospitate all’interno del Convitto Nazionale (sez. 1 e 3), dell’ex ass. Lavori Pubblici in via Sassa (sez. 2), della Scuola elementare Giovanni XXX (sez. 4,6,7), delle ex Magistrali di Villa Gioia (sez. 5), dell’ex Scuola De Amicis (sez. 8,9,10,11), delle Medie Carducci (sez. 12), del Piazzale di Collemaggio – chiostro basilica (sez. 14).
Con il sisma e la mancata ricostruzione delle scuole e degli edifici pubblici in generale sono venute meno le sedi da poter dedicare all’espletamento delle operazioni di voto.
Ma occorre dare un segnale.
La sede INPS in via dei Giardini per esempio, che il sindaco uscente aveva detto avrebbe preso per riallocare in centro alcuni servizi comunali, avrebbe potuto essere chiesta almeno per potervi sistemare alcune di queste sezioni in occasione delle amministrative del 12 giugno e permettere così ai cittadini del centro, tra cui molti anziani, di poter tornare a votare dopo anni in una sede ubicata nell’area di loro appartenenza. O anche altre soluzioni potevano essere adottate.
L’ennesima occasione persa.” Così Stefania PEZZOPANE sul seggio nel centro storico, sollecitata da molti cittadini