PINETO – “Ci sono persone che al mattino si svegliano per andare a lavorare e, se impegnate politicamente o in associazioni, per pensare a proposte o idee per migliorare il contesto in cui vivono. Le idee e le proposte andranno poi discusse nei movimenti e nei partiti, sottoposte all’approvazione dei cittadini e portate, se ritenute valide, nelle opportune sedi per essere approvate, eventualmente con modifiche e integrazioni. Ci sono persone, invece, che al mattino si svegliano e iniziano a criticare, contestare, denigrare. Ognuno al mattino quando si sveglia sa cosa dovrà fare, o meglio sa cosa potrà fare”. L’Assessore al Bilancio e Portavoce del M5S Pineto Filippo Da Fiume, risponde così al centrodestra e a Italia Viva in merito alle polemiche sul futuro urbanistico delle aree Ex Mobilificio Rossi, Ex Mercatone Uno e Ex Borsari, “tutte sotto procedure concorsuali” precisa l’Assessore. “Sì, perché chi è uso solo criticare e denigrare lo fa perché è incapace di fare altro, non ha idee, non ha progettualità e non ha neppure l’umiltà di mettersi al servizio di qualcuno che quelle idee e quella progettualità magari ce l’ha (anche un componente del suo stesso partito, magari più capace)”.

“Che il portavoce di un movimento politico, che rappresenta duemila cittadini di Pineto che alle ultime elezioni gli hanno dato fiducia, metta sul tavolo della discussione politica proposte e idee sul futuro di un’area importantissima del territorio è normale, anzi è doveroso – continua Da Fiume -. Che le proposte siano esplicitate e discusse con le altre forze politiche e con i cittadini, già nella fase embrionale, è cosa buona. Magari qualcuno è rimasto legato al vecchio modo di fare politica all’interno di riunioni private, dalle quali i cittadini restano totalmente esclusi ed estranei, per poter fare accordi e spartizioni sottobanco; ma questo modo di pensare e di fare non mi appartiene, non appartiene al Movimento di cui faccio parte e non appartiene alla stragrande maggioranza dei cittadini pinetesi. L’idea che un assessore comunale non possa fare proposte e indicare possibili percorsi estranei alla delega ricevuta, è affermazione degna di una visione politico-amministrativa veramente miope. Se poi qualcuno ritiene che l’intervista rilasciata dal sottoscritto ad alcuni organi di stampa contenga elementi tali da configurare ipotesi di reato, si rivolga pure agli organi preposti. Chi pensa di intimidirmi ha sbagliato persona”.

“Io non me la sento di biasimare più di tanto chi sta facendo la solo cosa che sa fare: criticare. Si potrebbe chiedere a un asino di fare un percorso a ostacoli al pari di un cavallo, o a una trota di planare in cielo al pari di un’aquila? No, ad ognuno il suo e, alla fine, decideranno i cittadini”, conclude l’Assessore Da Fiume.