L’AQUILA – Risotto allo zafferano, coscetta di pollo al forno con fagiolini all’olio, banane, dolce, cracker e pane preparato dall’istituto alberghiero del capoluogo abruzzese. Tutto rigorosamente biologico e, soprattutto, senza glutine. Nella Settimana Nazionale della Celiachia anche ai 3.000 bimbi dell’Aquila sarà servito, mercoledì 18 maggio, un menu gluten-free. Ma non solo: perché oltre ai piatti preparati dalle cuoche della Vivenda, l’azienda del Gruppo La Cascina Cooperativa responsabile del servizio di ristorazione scolastica, sarà distribuito materiale informativo come occasione di avvicinamento e conoscenza verso i compagni celiaci, aumentati del 25% in cinque anni nel solo Comune dell’Aquila. A mangiare senza glutine oggi sono in Italia 225.418 persone, in Abruzzo 5.255 con un rapporto 1 a 2 fra uomini e donne.

L’evento, nato in collaborazione con il Comune dell’Aquila e l’AIC Abruzzo, vuole prima di tutto essere un momento di inclusione e dialogo nel luogo principe della socialità, la tavola: mangiare tutti insieme senza glutine dimostrando come la celiachia sia solo una delle tante diversità, che non è un limite bensì una risorsa e una ricchezza.

In pieno accordo con l’amministrazione comunale saranno poi caricati sul sito del Comune alcuni giochi a scopo ludico-educativo preparati direttamente dall’Associazione Italiana Celiachia: i bimbi, insieme ai genitori, potranno divertirsi con labirinti, disegni e cruciverba apprendendo sempre di più sul mondo della celiachia.

“Oggi vogliamo lanciare un messaggio forte, importante, ai nostri piccoli commensali e alle loro famiglie – spiega Viky Bottone, direttore della filiale Abruzzo per la Vivenda Spa – la celiachia è più diffusa di quanto si possa credere, non deve però essere vissuta come elemento ostracizzante ma, semmai, come arricchimento per tutti. Non è una moda ma la normalità che ci fa capire anche come ci sia tanta disinformazione intorno al tema che dobbiamo eliminare lavorando soprattutto sulle nuove generazioni. Purtroppo, e lo dico da professionista ma ancor più da padre di famiglia, molti sono spinti a vivere questa malattia in modo poco sereno, alcuni addirittura si vergognano. Ecco, la Vivenda al fianco dell’AIC Abruzzo e del Comune dell’Aquila vuole cambiare rotta, educando e informando per una mensa più inclusiva e solidale”.