TERAMO – L’incontinenza comunicativa del sindaco D’Alberto produce, per la settima o ottava volta, la reiterata informazione sull’esistenza di ingenti somme, intorno ai 70 milioni, per gli edifici scolastici, nel tentativo maldestro di rispondere alle interrogazioni degli amici di Futuro In.
Tuttavia, questa volta, ci forniscono almeno l’utile precisazione che ben 16 milioni di euro sono stati acquisiti prima dell’insediamento della Giunta D’Alberto.
Supponiamo che tutti possano condividere il ragionamento in base al quale un’amministrazione si giudica sui fatti, ovvero sui risultati, sulla loro quantità e qualità, e sui tempi.
Orbene, sarebbe utile sapere quanti di quei 16 milioni, risalenti a prima dell’insediamento della Giunta D’Alberto, si siano trasformati in realizzazioni e quanta parte di quelle risorse siano ancora in congelatore.
In particolare, sarebbe il caso di sapere come mai in 1500 giorni, pur essendoci le risorse, non siano ancora stati redatti neanche i progetti per i seguenti edifici pubblici:
Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria “Michelessi “
Scuola dell’Infanzia “Sant’Atto”
Scuola dell’Infanzia “Arcobaleno”
Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria “C. Sarti”
Scuola dell’Infanzia e Scuola Secondaria di I grado “M. Capuani “
Scuola Primaria “Nepezzano”
Scuola Primaria “San Berardo”.
Scuola Secondaria di I grado “Papa Giovanni XXIII”
Scuola Secondaria di I grado “C. D’Alessandro”
Sono scuole semplicemente dimenticate.
In 1500 giorni, 4 anni, nonostante ci siano le risorse, solo avviate le progettazioni preliminari, cui poi dovranno seguire quelle definitive/esecutive per i seguenti edifici:
Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria “San Giuseppe ” IN ATTESA DEL PROGETTO PRELIMINARE
Scuola Secondaria di I grado “F. Savini” IN ATTESA DEL PROGETTO PRELIMINARE
Scuola Primaria “De Jacobis” IN ATTESA DEL PROGETTO PRELIMINARE
Istituto Musicale “G. Braga” IN ATTESA DEL PROGETTO PRELIMINARE
Polo scolastico “R. Molinari” IN ATTESA DEL PROGETTO PRELIMINARE
Il risultato è fin troppo evidente: in molti casi neanche le progettazioni, in altri solo progetti preliminari.
Nessuna gara d’appalto, nessun cantiere, nessuna opera.
Giudichino i cittadini/elettori se non ci sia un po’ da vergognarsi.
Traduzione finale: 1500 giorni, milioni di chiacchiere, e notte fonda per gli edifici pubblici: di questo passo, e con questi amministratori, per vedere le opere e metterle in campo per la fruizione dei nostri ragazzi, ci vorrebbero come minimo 10 anni.
L’incredibile vicenda della ricostruzione pubblica, di cui fanno parte anche altri edifici, come il Municipio ed il Museo Archeologico, è solo uno dei più evidenti esempi del fallimento della Giunta D’Alberto, troppo impegnata a vivere di foto e selfie, ed assolutamente incapace di lavorare e produrre risultati.
Coordinamento dei Gruppi di Centrodestra al Consiglio Comunale di Teramo