TERAMO – Si è tenuta, presso l’aula Magna del Liceo Scientifico Delfico, la presentazione del romanzo d’esordio dello scrittore abruzzese Riccardo D’Aquila,“Zia Dot”. Hanno partecipato all’incontro tutte le classi prime, la seconda B e le terze A, B e C. Lo scrittore è stato salutato dal Dirigente Prof. Adriano Trentacarlini.
“Zia Dot”, edito dalla casa editrice Fandango, ha per protagonista Dorothy “Dot” Roth, una ricca quarantenne americana, cinica e lesbica, che vive nella propria comodità una vita che le va stretta, ma che non ha avuto mai il coraggio di modificare. Improvvisamente bussa alla sua porta un vecchio amico, Marvin, con il quale non si vede da quindici anni, che le chiede di accompagnarlo in Arizona per risolvere una questione misteriosa. Si scoprirà pian piano il motivo di quel viaggio, che assume il significato di fuga e insieme redenzione, attraverso una trama che si dipana con improvvisi colpi di scena e con un personaggio, la protagonista, che farà parlare di sé. Il Romanzo celebra la libertà, che si fa coincidere con la felicità e con la piena realizzazione di sé. Al termine della lettura Dot è diventata un po’ nostra zia, un po’ la zia che tutti vorremmo avere.
Gli alunni hanno partecipato con trasporto, ponendo allo scrittore domande sulla genesi dell’opera, sulla caratterizzazione dei personaggi, curiosità di carattere personale.
Grande l’emozione dello scrittore Riccardo D’Aquila, che sta portando il libro, appena uscito, in giro per l’Italia, ma che oggi si è confrontato per la prima volta con una scolaresca: “Sono contento di aver visto i ragazzi interessati sia alla storia che ai personaggi. La loro curiosità, trasmessa anche attraverso domande schiette e mai banali, mi ha fatto capire che certi temi sono universali e non tengono conto dell’età. Constatare che una storia, un carattere e un dialogo possano anche solo stimolare menti che, per natura, corrono come treni, mi ha fatto stare bene. La lettura è, per me, prima di tutto una pausa, da questo mondo e dalla vita di tutti i giorni. Pensare che la lettura del mio romanzo possa riempire la vita di ragazzi così giovani, portandoli a spasso con Dot e Marv, mi riempie di gioia”.
Il messaggio più prezioso arrivato ai ragazzi dallo scrittore è che la libertà sia nelle piccole cose come “addormentarsi tranquilli la sera”, che la scrittura non si improvvisi, “perché non c’è uno scrittore valido senza che dietro vi sia un lettore assiduo”, che uno scrittore “vuole essere letto, quindi scrive pensando a un pubblico che possa apprezzarlo”, quest’ultimo pensiero spinse il bambino D’Aquila a scrivere un tema alle elementari che piacesse alla maestra e la emozionasse, episodio da cui lo scrittore fa risalire la sua volontà di diventare scrittore,
Hanno moderato l’incontro la Professoressa Maria Cristina Marroni e la sociologa Giovanna Frastalli, operatrice culturale e assidua lettrice.
“Nessuna battaglia è inutile” è la voce di un giovane scrittore, dalla penna coraggiosa e libera che oggi in questa aula piena di futuro ha condiviso un pezzo della sua storia. Sentiremo parlare di “Zia Dot” ne sono sicura!”, sono le parole di Giovanna Frastalli.