Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, il commissario dell’Ater Nicola Salini e il direttore Maria Cianci hanno colto l’occasione per redigere una sorta di “bilancio delle azioni intraprese” negli ultimi sei mesi, che non vuole essere in alcun modo un’esaustiva elencazione, ma una puntuale verifica dello stato dell’arte delle numerose attività dell’Azienda chiamata, sia per la ricostruzione post-sisma, sia per le gestione ordinaria, a svolgere un ruolo sempre più strategico nell’offerta di quella risposta “sociale” che è oggi prioritaria di fronte ad una crescente domanda della popolazione.
RICOSTRUZIONE. E’ di gran lunga il capitolo più delicato di tutta l’agenda dell’Azienda. Se il terremoto ha duramente provato il tessuto urbano, ma sarebbe più corretto declinarlo al plurale vista la quantità di eventi che hanno colpito la nostra realtà territoriale, nel caso degli alloggi Ater è sembrato accanirsi. Il numero degli inquilini oggi sfollati è, infatti, l’evidenza di un problema che pretende la dignità dell’emergenza costante e che pone l’Azienda davanti ai contorni di un sfida che dovrà essere “epocale”, anche nella portata della risposta. Pur nelle conosciute difficoltà della gestione della ricostruzione, l’Ater ha profuso ogni possibile sforzo per accelerare l’avvio degli interventi sulle palazzine colpite dal sisma e considera essere un traguardo raggiunto l’affidamento definitivo della progettazione esecutiva dell’edificio di Colleatterrato, in via Adamoli 48, che ospita 32, in una zona la cui popolazione è stata maggiormente interessata dalle ordinanze di sgombero. Il cronoprogramma prevede ora un tempo massimo di cento giorni per la consegna del progetto cantierabile, ma nel frattempo si sta già lavorando alla predisposizione degli atti necessari per l’appalto dei lavori. L’apertura del cantiere è prevista prima dell’inizio dell’estate del 2019. Di pari passo, si sta portando avanti tutto l’iter relativo alla ricostruzione leggera “B”, per le pratiche presentate all’Usr, alle quali è stato rilasciato il nulla osta. In particolare, si stanno predisponendo tutti i bandi per l’affidamento delle progettazioni definitive, esecutive e per la direzione dei lavori.
Diversa, ovviamente, è la ricostruzione degli edifici in categoria “E“, che richiederà più tempo. E’ quindi motivo di giustificata speranza il fatto che la Regione stia procedendo nell’iter di gestione di tutte le procedure amministrative necessarie all’acquisizione del patrimonio immobiliare di nuova costruzione, che sarà messo a disposizione per coloro che hanno ricevuto una inagibilità appunto di tipo “E”. Come si ricorderà, la Regione Abruzzo aveva raccolto le disponibilità di imprenditori edili in possesso di alloggi di nuova costruzione, ma ancora invenduti, da acquistare, proprio perché potessero essere poi destinati all’accoglienza delle famiglie che hanno perduto la propria abitazione e, proprio perché in categoria E, dovranno attenderne la ricostruzione. Gli uffici della Regione sono in questo momento in attesa della firma della convenzione con il Dipartimento di protezione civile nazionale, che deve provvedere a vidimare la graduatoria definitiva già pubblicata. A tal proposito va sottolineato che i suddetti acquisti entreranno successivamente nel patrimonio immobiliare Ater. Se è vero, come è vero, che il capitolo della ricostruzione post terremoto interessa un terzo del patrimonio Ater e che ha provocato, oltre al disagio per gli inquilini costretti a sfollare anche un rilevante mancato incasso dei canoni, è vero anche che l’Azienda s’impegna nei ristretti limiti delle proprie capacità finanziarie di prestare attenzione nei confronti di tutti gli altri inquilini e delle loro esigenze. Non senza sforzi, infatti, l’Azienda cerca costantemente nei capitoli del proprio bilancio le risorse necessarie per assicurare l’attività istituzionale, tenendo conto che i canoni rappresentano la fonte primaria delle entrate, non potendo l’Ente beneficiare di trasferimenti diretti da parte della Regione e dello Stato.
ALLOGGI. Deve rilevarsi come, in un momento di reali difficoltà, nel quale – come dettaglia l’Istat nei suoi report – la povertà degli italiani conosce numeri sempre più preoccupanti, l’Ater attraverso la sistemazione di numerosi alloggi finanziati dalla L. 80/2014 con programmi di manutenzione straordinaria, ha consentito non solo una possibilità di residenza, ma più in generale l’occasione per la costruzione di un diverso percorso di vita per molte famiglie, offrendo a molti Comuni della Provincia di Teramo la possibilità di nuove assegnazioni di alloggi Erp: è un aspetto, quest,o dal valore anche umano di una costruzione che si possa definire “casa”. In questa ottica rappresenta un vero e proprio successo quanto accaduto a Silvi, dove, in sinergia con l’Amministrazione Comunale, si è provveduto allo sgombero di un edificio con sei alloggi in via Spezzaferro 12, che non presentava più quelle garanzie di sicurezza che sono l’elemento primo di ogni valutazione di abitabilità. Al termine di un non facile iter, che ha incontrato la comprensibile reazione di alcuni tra gli occupanti, si è individuata una soluzione di grande efficacia, che ha permesso di offrire agli assegnatari costretti a lasciare la palazzina una residenza alternativa, in altri alloggi Ater di recente costruzione. Di pari passo, perché questa sia anche una vicenda da considerare alla stregua di un “caso limite”, l’Azienda ha provveduto all’avvio della messa in sicurezza non solo della palazzina sgomberata, ma anche di altre oggetto di ordinanza sindacale. Sempre nel tema della manutenzione, nei Comuni di Tossicia, Castiglione Messer Raimondo, Castelli, ,Atri e Giulianova sono stati effettuati lavori di manutenzione straordinaria, verifiche statiche di vulnerabilità e di messa in sicurezza. L’Azienda ha anche in corso lavori di costruzione di ventiquattro nuovi alloggi a Colleatterato in via Giovanni XXIII, che saranno messi prontamente a disposizione del Comune di Teramo per rispondere alla problematiche delle politiche abitative. Ulteriori sei alloggi saranno disponibili a Fonte Baiano, mentre si stanno ultimando i lavori per la consegna di una nuova palazzina di 12 alloggi a canone concordato nel Comune di Roseto degli Abruzzi.
ASSUNZIONI. La gestione di tutta la fase della ricostruzione ha preteso e pretenderà un impegno costante per tutti i dipendenti dell’Azienda, ai quali va riconosciuta la certezza di una professionalità contribuendo alla formazione di una vera e propria “squadra”. Si è reso comunque necessario integrare, per quanto possibile e concesso dalle normative, la dotazione organica del personale, con una serie di nuove assunzioni, occorrenti non solo per la gestione ordinaria del lavoro, ma anche per le esigenze straordinaria della ricostruzione post sisma. Per questo, si è provveduto all’assunzione di due nuove figure nel settore amministrativo-contabile, a tempo indeterminato, in sostituzione di alcuni pensionamenti, mentre per compensare altre carenze di personale sono state inserite altre due figure a tempo determinato. Nell’ottica del potenziamento di una macchina operativa chiamata a dare risposte sempre più celeri, verrà espletato un concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di un geometra ed entro l’anno una selezione finalizzata all’individuazione di ulteriori cinque figure a tempo determinato, che possano affiancare il personale dell’Azienda nella gestione di tutte le attività ordinarie e straordinarie derivanti dalla ricostruzione. L’Ente è impegnato alla rivisitazione di una pianta organica complessiva per adeguarla alle mutate nuove esigenze e, in questa ottica, si sta lavorando non solo per l’approvazione della stessa, ma anche alla definizione del fabbisogno triennale del personale, in grado di assicurare l’indispensabile supporto di nuove professionalità.
RISORSE. Se anche questo non vuole essere un “bilancio” semestrale nel senso più ortodosso del termine, non può essere sottaciuta la necessaria e costante opera di individuazione delle risorse che l’Azienda ha prodotto. Fin dal 2016, infatti, l’Ater di Teramo si è trovata esposta a tutta una serie di eventi calamitosi quali terremoti, nevicate e frane. Eventi ai quali sono state date risposte nell’ambito della messa in sicurezza, provvedendo anche alla programmazione degli interventi di riparazione, con il necessario reperimento dei fondi da destinare proprio ai danni causati agli alloggi del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica. Grazie ad un lavoro di individuazione di nuove risorse, è stato possibile reperire somme da mettere a disposizione dell’Azienda per intervenire su tutti i danni provocati dagli eccezionali eventi metereologici del 2017. In questa prima fase, tali fondi garantiranno la possibilità di mettere in cantiere i lavori indifferibili nei territori dei Comuni di Atri, Civitella del Tronto, Cellino Attanasio, Campli e Castilenti. Non solo emergenze, però, perché si sta lavorando anche ad una serie di misure per migliorare l’efficientamento energetico, anche in occasione della manutenzione straordinaria, grazie anche alla stipula di una convenzione con la Regione che interesserà interventi sui comuni di Teramo, Pineto, Bisenti, Atri, Sant’Egidio alla Vibrata, Mosciano Sant’Angelo. L’Ater, infine, ha anche dovuto affrontare e provvedere al pagamento di importanti debiti fuori bilancio, maturati nel corso delle gestioni del passato.