ROSETO – Calato il sipario sulla 24° edizione di Spiagge d’Abruzzo Cup, uno dei tornei riservato ai calciatori in erba più importanti a livello nazionale, e forse anche europeo. Di sicuro è il più longevo visto che per il 2023 ci si appresta a spegnere le 25 candeline per celebrare le zozze d’argento. Il che sarebbe già avvenuto se non ci si fosse messo di mezzo il Covid a rallentare la marcia della manifestazione. “Dopo due anni di assenza” sottolinea infatti Camillo Cerasi, cuore e anima dell’iniziativa, oltre che presidente della AS Roseto, la società che promuove l’evento “torna Spiagge d’Abruzzo Cup con la stessa gioia di accogliere i giovani calciatori e le loro famiglie nella splendida cornice offerta da Roseto e dal suo incantevole mare”. Ventiquattro edizioni, quasi un quarto di secolo, un traguardo di tutto rispetto. “Tutto è nato quasi per gioco” racconta Cerasi “il ricordo in me è ancora nitidissimo, quando una sera d’inverno -una di quelle umide e malinconiche che quanti abitano nelle città di mare conoscono bene- insieme ad altri due o tre ‘ammalati di calcio’ come me, decidemmo di dare il via a questa manifestazione, che oggi sei colloca tra le più conosciute e importanti d’Italia”. “Il torneo” interviene il sindaco, Mario Nugnes, in prima linea sia nella giornata inaugurale che nel giorno della premiazione “rappresenta un’occasione per la nostra città di misurare le proprie capacità organizzative e ricettive, per continuare a sviluppare sinergie sull’asse sport e turismo. Ai tantissimi giovani atleti che hanno reso viva la manifestazione auguro un futuro ricco di soddisfazioni, anche se non necessariamente legate al mondo del calcio, che comunque resta il gioco più bello del mondo”. “Roseto sempre più città dello sport e del turismo” sottolinea Lorena Mastrilli, assessore al Comune di Roseto “Spiagge d’Abruzzo Cup in oltre cinque lustri di storia è riuscito a salire alla ribalta nazionale nel settore del calcio giovanile grazie al grande impegno organizzativo messo in campo da Cerasi e dal suo nutrito e affidabilissimo staff”. Oltre ai giovani calciatori, la manifestazione ha rappresentato l’occasione per parenti e amici al seguito di conoscere Roseto e apprezzarne il paesaggio oltre che l’ospitalità e il buon cibo. Immancabili i punti di ‘fuoco’ dove sono state preparate migliaia di ‘rostelle’ andate via come il pane durante l’intera durata della manifestazione.
Qualche numero per rendere l’idea della portata dedll’evento: 18 i premi speciali inviati dalla Presidenza della Repubblica italiana; 193 le squadre straniere che hanno preso parte negli anni alla manifestazione; 2.610 le squadre italiane; 5.580 le partite giocate; 16.128 i gol segnati; 69.300 i ragazzi partecipanti; 270.000 le presenze negli alberghi di Roseto e dintorni.
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