TERAMO – In occasione della Giornata Internazionale della mobilitazione studentesca, UDU Teramo, 360 Gradi Chieti-Pescara e UDU L’Aquila alzano insieme un’unica voce per muovere un monito alle istituzioni regionali: chiediamo di non essere più dimenticati. L’ Unione degli Universitari a livello nazionale ha lanciato la campagna “Giù la maschera” mobilitandosi nelle piazze per denunciare la stanchezza degli studenti, stufi di essere sulla bocca dei grandi discorsi sul futuro ma che poi si trovano a ricevere sempre le briciole e anzi, a questo giro, si ritrovano proposti 29 milioni di euro di tagli tra scuola e università nella Legge di Bilancio. In questo contesto si aggiunge la difficilissima situazione della Regione Abruzzo che ormai da anni vede il proprio sistema del diritto allo studio completamente sotto finanziato.
Lo scorso anno accademico, 2041 studenti in Abruzzo sono rimasti a lungo tempo esclusi dall’erogazione della borsa di studio.
Lo scorso anno accademico, 2041 studenti in Abruzzo sono rimasti a lungo tempo esclusi dall’erogazione della borsa di studio.
2041 carriere hanno rischiato essere interrotte (e per alcuni si sono interrotte). Soltanto a maggio 2018 dopo mesi di manifestazioni si arrivó alla copertura totale degli idonei. Dietro quello può apparire come un semplice numero, vi sono i sacrifici di tante famiglie, che a volte – purtroppo – non sono sufficienti a coprire le cospicue spese universitarie di uno studente fuori sede.
In tempi difficili come questi, dove prendere le difese dei più deboli rappresenta spesso una mera promessa elettorale, noi reclamiamo con forza la necessità di tutelare l’anello più debole della catena universitaria.
Non dimenticatevi più di noi, perché l’università, con i suoi studenti rappresenta il futuro del nostro Paese, e il futuro va coltivato, non distrutto, la politica ha il compito di essere lungimirante e quello di garantire i diritti costituzionali: se l’Abruzzo vuole davvero parlare di futuro, di sviluppo sostenibile, se vuole davvero resistere e ripartire dagli studenti, allora deve permetterci di studiare, finanziare il sistema del diritto allo studio, dalle borse ai servizi. La nostra generazione è cresciuta in un sistema pubblico che ogni giorno perdeva un pezzo: abbiamo visto tagli a istruzione, sanità, trasporti, siamo cresciuti, molti di noi, disillusi, demoralizzati e ben poco fiduciosi per il futuro, molti con l’idea di emigrare appena se lo potranno permettere. E’ questo che vogliamo? E’ questo quello di cui ha bisogno l’Abruzzo? Ecco perchè abbiamo deciso come UDU L’Aquila e Teramo e 360° Chieti-Pescara per questo 17 novembre di appendere simbolicamente sugli edifici dei 3 Atenei abruzzesi degli striscioni che siano da monito per l’anno che verrà. Vogliamo un 2019 di investimenti, di confronto con le rappresentanze studentesche, di impegni seri verso la popolazione studentesca abruzzese che ogni giorno viaggia per L’Aquila, Teramo, Chieti e Pescara o che prende casa in queste città.