ROSETO DEGLI ABRUZZI ricorda l’illustre concittadino Libero Pierantozzi (1922-1976) a cento anni dalla nascita. Giornalista e dirigente politico, fu redattore di “Rinascita”, la rivista culturale del PCI di Palmiro Togliatti. Vaticanista, partecipò ai lavori del Concilio ecumenico Vaticano II, diventando uno dei protagonisti del dialogo tra comunisti e cattolici per la fine della Guerra Fredda, la pace e la solidarietà tra i popoli. La città di Roseto lo ricorderà con una tavola rotonda dal titolo “Libero Pierantozzi, il dialogo maggiorenne” che si terrà sabato 23 aprile, alle 10.30, presso la Sala Polifunzionale del Centro Piamarta. L’evento sarà anticipato da una breve cerimonia che si terrà nei pressi della targa dedicata a Pierantozzi nei pressi della pineta di piazza Ponno.
La tavola rotonda, moderata da Giorgio Pomponi, si aprirà con i saluti istituzionali dell’assessore alla Cultura Francesco Luciani, della Presidente del Consiglio Comunale Gabriella Recchiuti e del Sindaco Mario Nugnes.
Interverranno: il presidente provinciale Anpi, Sen. Antonio Franchi; il Vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, Simone Gambacorta; prof. Roberto Ricci, promotore dell’iniziativa e Deputato di Storia Patria.
“Ricordare Libero Pierantozzi a cento anni dalla nascita ha una doppia valenza in questo specifico momento storico – affermano il Sindaco Mario Nugnes e la Presidente del Consiglio Comunale Gabriella Recchiuti –. Da un lato, infatti, è importante ricordare il legame del suo nome con la Liberazione dal nazifascismo che sarà celebrata pochi giorni dopo la tavola rotonda. Pierantozzi, infatti, oltre che attraverso la divulgazione e la cultura, ha lottato contro la dittatura nel Corpo di Liberazione Nazionale. Dall’altro lato, vogliamo sottolineare come in questi giorni caratterizzati dal conflitto e dalla guerra che, purtroppo, torna a spaventare l’Europa, la figura di Pierantozzi può rappresentare un simbolo di dialogo e fratellanza tra i popoli e le diverse ideologie. Un esempio da raccontare ai nostri giovani e al quale ogni amministratore dovrebbe ispirarsi. Siamo fieri, quindi, di vedere la Città di Roseto celebrare come si deve una delle figure che più hanno dato lustro alla sua storia”.
“La cultura ci rende liberi, nel vero senso della parola – ricorda l’assessore Luciani -. È per me un onore poter ricordare la storia di un illustre rosetano. Ci avviciniamo al 25 aprile ricordando una figura di cultura che ha contribuito inoltre attivamente alla Liberazione del nostro Paese”.
“La memoria di Libero Pierantozzi non si perde nel tempo – afferma il professor Ricci -. Proprio l’attualità del dialogo e i caratteri della sua umanità ci impegnano a mantenerne vivo il ricordo a Roseto, in Abruzzo. E soprattutto trasmetterlo ai giovani”.