Riceviamo e pubblichiamo:

Abbiamo appreso dai social network che la sala di Nereto – intitolata al legittimo Presidente socialista cileno “Salvador Allende”, che si batté fino alla propria morte per la difesa della democrazia contro il golpe militare guidato dal generale fascista Pinochet – verrà concessa all’associazione “Nuove Sintesi” per lo svolgimento dell’iniziativa dalla stessa programmata.
Al Sindaco di Nereto in carica non sfuggono sicuramente la natura e l’ispirazione ideologica di questo gruppo: sono di pubblico dominio articoli cha hanno messo in evidenza come l’associazione in questione non si sia finora contraddistinta, eufemisticamente parlando, per le sue campagne a favore dei valori costituzionali quali la democrazia e la libertà. Tanto meno sfugge al Sindaco in carica che l’odierna notizia della concessione della sala giunge a un anno di distanza dal rifiuto posto dalla precedente Giunta Di Flavio alla domanda di utilizzo.
Una siffatta decisione non può che destare la preoccupazione e il dubbio che l’attuale Amministrazione neretese possa riconoscere legittimazione ad un’organizzazione che si è trovata a dover giustificare, anche a mezzo stampa, le proprie posizioni al fine di fugare l’impressione di essere in aperta contraddizione con lo spirito, la cultura e i principi sanciti dalla nostra Carta Costituzionale. La Costituzione Italiana rivendica infatti, come inviolabile valore, un assetto sociale ed istituzionale pluralistico, repubblicano e democratico, assolutamente incompatibile con la esperienza totalitaria.
Nereto, come l’attuale Amministrazione ha saputo sottolineare lo scorso 19 luglio proprio nella sede della “Sala Allende”, è una realtà che si caratterizza quale “città della solidarietà”, e condivide da sempre la battaglia “per la libertà, la giustizia sociale, l’onestà politica e la pace”, come si evince anche dal manifesto dell’iniziativa che ha promosso la celebrazione dei 70 anni dalla nascita della Costituzione, e nella quale si è rivolto un sentito omaggio al Presidente della Repubblica Italiana e partigiano Sandro Pertini.
A ciò si aggiunga che:
– la XII Disposizione Transitoria Finale della Costituzione vieta tassativamente la ricostituzione del partito fascista sotto qualsiasi forma;
– la Legge “Scelba” n.645/1952 proibisce richiami all’ideologia nazi-fascista;
– la Legge “Mancino” n.205/1993 contiene norme sanzionatorie volte alla prevenzione di ogni comportamento e/o attività politica che professi “discriminazione, odio o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”, e sanziona, altresì, “chiunque, in pubbliche riunioni, compie manifestazioni esteriori ed ostenti emblemi o simboli propri o usuali delle organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi di cui all’art.3 della Legge del 13/10/1975 n.654”.
Senza esitazione, le forze sottoscrittrici comunicano, sin d’ora, la propria ferma opposizione allo svolgimento di un’iniziativa che, per la natura e le ideologie espresse dall’organizzazione che intende promuoverla, denigra l’immagine e il ricordo legati alla personalità cui la sala è stata intitolata, offende il significato del conferimento della cittadinanza onoraria al Presidente “Partigiano” Sandro Pertini e, infine, mortifica lo spirito e l‘identità politico-culturale della maggioranza dei cittadini neretesi.
Per le ragioni sopra esposte, si invita l’Amministrazione Comunale a revocare l’autorizzazione per la concessione dello spazio in questione alla associazione “Nuove Sintesi”.

Coordinamento Val Vibrata in Difesa della Costituzione con i partiti di Nereto PD – PCI – PSI