TERAMO – Finisce 0-0 ma il Teramo esce dal “Bonolis” tra applausi convinti, perché ha strameritato il pareggio (nella ripresa il Pescara non ha mai tirato in porta) giocando da pari a pari con i più blasonati avversari, che hanno portato al seguito circa 800 tifosi. A tal proposito bella la dichiarazione del presidente biancoazzurro Daniele Sebastiani al termine: “Complimenti alle tifoserie, alla loro ed alla nostra“. Federico Guidi ha dichiarato: “Siamo soddisfatti della prestazione fatta registrare contro il Pescara” mentre, a detta di Gaetano Auteri, i suoi hanno perso velocità di esecuzione, nella ripresa.

Senza Hadziosmanovic e Pinto, il tecnico toscano manda in campo inizialmente la stessa formazione di Fermo con Iacoponi ed accusa un po’ la forza avversaria soltanto nella prima frazione di gioco, quando prima D’Ursi al 18° impegna severamente in angolo Perucchini, poi Mordini, forse il migliore del Teramo con il baby 2002 Fiorani, che evita un goal certo al 29° su un assist nell’area piccola di D’Ursi (l’estremo difensore biancorosso era fuori causa) e quindi con Ferrari di testa al 36°, che si vede ricacciare la palla di testa dall’intramontabile Arrigoni, sulla linea.

Non che il Teramo sia stato a guardare, tutt’altro: anche nel primo tempo ha provato a ribattere azione su azione, imperniando molto sulla trovata compattezza difensiva (finalmente) nel trio composto da Soprano, Iacoponi e Codromaz, tutti e tre oltre l’ampia sufficienza. Ma stilare classifiche di merito, oggi è probabilmente ingeneroso, perché tutta la squadra è piaciuta.

Nel secondo tempo il Teramo ha fatto decisamente meglio ed è stata la sola formazione a provarci, o comunque ad avvicinarsi alla porta avversaria: al 9°, da calcio d’angolo, con un colpo di testa di Soprano che si è perso tra le braccia di Sorrentino, al 29° con De Grazia, la cui conclusione è terminata di pochissimo sul fondo a seguito di un’azione insistita in area tra D’Andrea e Bernardotto e al 35°, quando Rossetti lascia il cross al centravanti del Teramo (il solito, generosissimo Bernardotto) che risulta essere leggermente alto per l’intervento aereo di D’Andrea.

Nota statistica: il Teramo non prende goals da due partite (era successo una sola volta in campionato, nel girone di andata – ndr -) e dopo aver capitalizzato al massimo la trasferta di Fermo, allunga la propria striscia positiva con il quarto punto in 180 minuti; sale a + 4 sulla quint’ultima (che è sempre la Fermana uscita battuta da Pistoia) ed appaia Olbia (prossimo avversario in campionato), Montevarchi e Siena: a 5 giornate dalla fine, con tre gare da giocare in casa, il bilancio è più che positivo.

Ma questo è il Teramo due, una squadra diversa e che qualche problemino societario pure ce l’ha, come abbiamo ricordato più volte nel recente passato (19 punti in 20 gare per il Teramo uno, 18 in 13, dalla ventunesima – ndr -).

E’ vicino il momento per ragionare seriamente sul domani, iniziando a muoversi in altri ambiti.

Da subito.