Lo avevo già scritto. Aumenta ovunque il desiderio di uscire di casa e, soprattutto, di partecipare nuovamente a eventi. I ricordi degli eventi passati sono stati indiscussi protagonisti dei lockdown. Torno a scriverlo nuovamente. A Teramo c’è voglia di partecipazione. C’è voglia di “cose” di “fare”. La sala polifunzionale della Provincia piena di gente, ieri mattina per il prestigioso incontro con l’ambientalista Rossano Ercolini – Goldman Environmental Prize, il più prestigioso premio ambientale considerato il Nobel per l’ambiente – dal “Premio Borsellino tutto l’anno” per presentare il suo ultimo libro “Il bivio” con Tommaso Navarra, Presidente del Parco del Gran Sasso e Manuela Divisi, dirigente scolastica del Liceo Milli di Teramo è certamente un importante segno di speranza.
Certo studenti, certo noti esponenti storici del mondo ambientalista, certo qualche politico interessato all’ambiente. Ma soprattutto tanti cittadini che hanno scelto di partecipare di sabato mattina ad una iniziativa “di spessore”. Che sta a dimostrare che l’idea di una città sia esclusivamente ripiegata sul privato e si disinteressi della dimensione pubblica – tante volte invoca per coprire i clamorosi flop della amministrazione che ha male utilizzato i soldi pubblici – risulta inesatta. Emerge forse un bisogno di “qualià” “senso”, “concretezza”, di “valori” ed “interessi non in contrasto con la disponibilità a “donare” qualcosa di proprio, come il tempo per iniziative di volontariato. A questi anni appartiene anche un certo “revival religioso” in città, che ha coinvolto non poche persone, direttamente correlate ad una serie di fattori diversi fra di loro, a partire dalla testimonianza resa al mondo da grandi personalità come Papa Francesco.
A fronte di questo rinnovato interesse restano evidenti le difficoltà di questa amministrazione comunale “moscia”, distratta, incapace di dare risposte culturali vere, anche per via dell’inclinazione poco trasparente del “fai da te”, cogliendo fior da fiore solo ciò che ” piace agli amici degli amici”. Sul quale torneremo abbondantemente e con dovizia di particolari, al momento giusto.