MONTESILVANO – “Giorno dopo giorno, nel palazzo della vergogna di Via Lazio 61 a Montesilvano il degrado si allarga e la situazione peggiora. Ormai i cittadini onesti sono scappati da questa zona. Quei pochi che rimangono si ritrovano, senza colpa, a essere ostaggio di clan che occupano abusivamente le case popolari e impediscono una vita serena a loro e ai vicini. Spaccio di droga e prostituzione sono all’ordine del giorno, gli allacci abusivi a corrente, acqua e gas sono la norma, mentre rifiuti e immondizia di ogni genere riempiono il cortile e le scale antincendio. Un’area diventata una discarica a cielo aperto, lasciata in mano alla malavita nella totale mancanza di lungimiranza delle amministrazioni di Pescara, proprietaria dell’immobile, e di Montesilvano. Le promesse sono state tutte disattese e questo è il fallimentare risultato”. È questo il contenuto della nuova denuncia del Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari, che è tornato ad accendere un faro di legalità sulla situazione che si vive alle case popolari di Via Lazio a Montesilvano. “Questa zona è diventata la più pericolosa del nostro territorio, peggio del Ferro di Cavallo di Rancitelli. In questa terra di nessuno – continua – lasciata in mano alla criminalità, non esistono garanzie per le persone perbene. Un vero inferno per quei poveri cittadini che sono costretti a rimanere qui e a vivere nel terrore, tra delinquenza, sporcizia, schiamazzi e musica ad altissimo volume di giorno e di notte”.
“La soluzione esiste – prosegue Pettinari – ma ci vuole programmazione e la volontà politica di applicarla. È inutile continuare a fare operazioni spot per accaparrarsi titoloni di giornale e poi lasciare che qualche giorno dopo tutto torni come prima. Gli sfratti fini a sé stessi degli abusivi sono solo uno spreco di risorse pubbliche. L’esperienza ci insegna che nel giro di poche ore queste persone occupano un’altra casa e tutto torna come prima. Bisogna mettere in piedi un’operazione congiunta che preveda lo sfratto immediato degli abusivi e il trasferimento di chi ha diritto di occupare una casa popolare, transennare la zona e bloccarla con vigilanza 24 ore su 24 per non far rientrarci nessuno. Contestualmente bisogna riqualificare il palazzo. È un’operazione che si può mettere in piedi, ma serve un progetto e amministrazioni pubbliche capaci di programmare. Qui invece tutto è lasciato al caos, ci si volta dall’altra parte mentre chi delinque viene lasciato in libertà”.  
“Io non mi arrendo, né oggi né mai. Tutto questo non è accettabile e ci metterò sempre la faccia, schierandomi al fianco delle persone oneste che hanno diritto di vivere in pace e serenità. Gli spazi pubblici vanno tutelati. Ogni angolo di territorio che appartiene allo Stato deve essere restituito a chi spetta di diritto: i cittadini onesti. Su questa battaglia non farò mai un passo indietro, contro l’immobilismo di chi ha permesso uno scempio del genere. È il momento che le Giunte di Regione Abruzzo, Pescara e Montesilvano aprano gli occhi e agiscano. Alle loro promesse da campagna elettorale non crede più nessuno. O si fanno azioni vere, o meglio ammettere il proprio fallimento e lasciare posto ad altri”, conclude Pettinari.