Lo considero un arrivederci; in fondo è stato un atto obbligato dagli eventi.
Non mi hanno sorpreso le reazioni di tanti alle dimissioni di Massimo Chierchia, uomo di calcio legato al Teramo da pochi mesi ma sufficienti per guadagnarsi la stima di tanti, e posso assicurarvi non soltanto del mondo calcistico.
Semplicità, concretezza, simpatia e serietà: aggiungo genuinità.
Non parlo di un soggetto che sa di calcio, perchè tutti riteniamo di saperne più dell’altro, ma dell’uomo: che sa dirti grazie, che sa comprendere le situazioni altrui, che sa sorridere e che sa emozionarsi.
Teramo lo ha compreso ed ha saputo apprezzarlo: qui c’entrano poco le scelte operate nel mondo del pallone.
Con lui ekuonews e super j hanno vissuto momenti forti, quando i soliti soloni
o gran parte di essi, anche dell’informazione, erano già con l’indice puntato contro, prima di aprire, si spera, gli occhi, iniziando a valutare la persona in maniera più saggia.
Oggi sappiamo che la sua assenza materiale ci mancherà, ma rimane la speranza di ritrovarlo nel gruppo societario, a fare quello che più gli piace, quanto prima possibile.
Perchè se è vero che a molti, moltissimi di noi, mancherà, è altrettanto vero che mancherà soprattutto al Teramo, al suo e al nostro.