ROSETO DEGLI ABRUZZI – “Voglio esprimere, a nome dell’intera collettività rosetana, la piena solidarietà alla battaglia messa in atto in queste settimane dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Teramo – dichiara il primo cittadino Mario Nugnes – In un momento in cui il nostro Paese cerca, seppur tra mille difficoltà, di tornare alla normalità, lasciandosi alle spalle una delle pagine più nere della storia moderna, non è infatti possibile doversi trovare a fare i conti, ogni giorno, con tutta una serie di criticità che rendono disagevole, quando non apertamente impossibile, l’attività quotidiana della giustizia, alle prese con carenze oramai endemiche di personale amministrativo e di magistrati, nonché di spazi idonei allo svolgimento della normale attività, presso il Tribunale di Teramo”.
“Quella a difesa del nostro Tribunale deve essere una battaglia che ci vede tutti partecipi e coinvolti, al di là delle appartenenze politiche, perché in gioco c’è l’interesse di una intera collettività che ha, in questo importante presidio di legalità, un punto di riferimento imprescindibile – sottolinea il Sindaco di Roseto -. Se è vero che la carenza di personale, a 360°, è un problema comune che tocca enti, comuni e amministrazioni in tutta Italia è anche vero che, rallentare il lavoro di un Tribunale, pregiudica la vita civile e democratica di un territorio, condannando i cittadini, gli avvocati, i magistrati ed il personale tutto a tempi lunghi, a processi che durano in eterno e minano la fiducia della collettività verso la nostra giustizia”.
“Da parte mia, nel rinnovare la vicinanza della nostra città a avvocati, magistrati e personale del Tribunale di Teramo in questa importante battaglia di civiltà, sono pronto a coinvolgere l’intero Consiglio Comunale e farò sentire la nostra voce, a sostegno di queste giuste e corrette istanze, in tutte le sedi opportune, chiedendo anche il coinvolgimento la politica teramana a tutti i vertici affinché, grazie al lavoro di tutti, questo importante presidio possa ottenere la giusta attenzione e le risposte che attende e merita da parte del Ministero di Grazia e Giustizia”, conclude Mario Nugnes.