TERAMO – Vittoria doveva essere e vittoria è stata; se poi c’era chi s’immaginava che il Teramo potesse fare un solo boccone dell’ultima della classe, vuol dire che c’è gente in giro che, di questo campionato, soprattutto di questo girone, poco ha capito.
La gara, peraltro, si era messa pure male per la squadra di Guidi, che dopo 21 minuti, al primo vero affondo toscano, andava sotto nel punteggio grazie ad un colpo di testa di Nocciolini, al termine di un’azione nata da un’indecisione di Iacoponi che calcolava male l’uscita sul fondo del pallone. Lo faceva suo Arras che lasciava a Saporiti l’effettuazione del calibrato cross, sul quale era molto bravo l’inossidabile attaccante 32enne, lesto a girarlo in rete.
Per la circostanza il mister del diavolo, espulso nella ripresa per proteste (giuste – ndr -) nei riguardi dell’arbitro dopo un fallaccio non ravvisato ai danni di Mordini (era stato allontanato dal campo anche nella gara di andata! – ndr -), aveva inserito in formazione Iacoponi per Codromaz, in un turn over che sta diventando matematico tra i 4 difensori centrali. Un po’ a sorpresa, invece, Lombardo era stato preferito a Mordini, con Hadziosmanovic dirottato a sinistra e con il resto dell’undici iniziale, confermato.
Il Teramo, andato sotto nel punteggio, accusava la rete per una decina di minuti buoni ma al 38° pareggiava, con una bella triangolazione in verticale che Bernardotto rifiniva a destra per l’accorrente Lombardo, dal piede del quale partiva un lungo cross che scavalcava la difesa trovando D’Andrea sul secondo palo, libero da marcature: la schiacciava di testa in rete con forza, l’ex Seregno. Molto importante l’aver trovato l’1-1 prima del riposo.
Il secondo tempo, infatti, si apriva con i biancorossi decisamente più pericolosi: nei primi cinque minuti erano addirittura arrembanti andando al tiro in tre circostanze diverse, due con Hadziosmanovic. Maurizi, uno degli ex (con il direttore Capaldi e con Cretella in campo, davvero un bel giocatore – ndr -) correva subito ai ripari e dopo 7 minuti buttava nella mischia Artioli e Bruzzo: un minuto dopo, seppur molto casualmente, Nocciolini, quasi senza accorgersene a causa di un rimpallo favorevole, colpiva la traversa alta, con Perucchini che poi faceva sua la sfera.
Il Teramo insisteva in avanti ed al 15° raddoppiava, una manciata di secondi dopo il doppio cambio Rosso-Mordini per Bernardotto-Lombardo: il tempo di riportarsi a destra e dal piede di Hadziosmanovic partiva un cross sul quale D’Andrea, sempre di testa ed in anticipo sull’intera difesa, incrociava sul palo lungo, per il quarto goal in maglia biancorossa, il terzo di testa: bellissimo.
Al 28° i biancorossi potevano chiuderla con Rosso, a coronamento di un’azione in linea, ma il suo bolide, forse anche toccato da Barosi, faceva tremare la traversa: il Teramo, a quel punto, tirava un po’ i remi in barca o, se gradite, cominciava a soffrire il ritorno dei toscani, mai domi e sempre pronti a pressare in ogni dove. Non creavano pericoli enormi, però, eccezion fatta per l’episodio dell’ultimo minuto dei 5 di recupero, quando Raimo colpiva la traversa del possibile 2-2. Per una volta il Teramo non pagava oltremisura la rimonta, centrata con il ritorno al successo firmato da una doppietta di un suo calciatore.
A mente, l’ultimo plurimarcatore in maglia biancorossa era stato un certo Saveriano Infantino, poi “ripudiato”: ma è storia che, per quanto recente, si perde nella notte dei tempi da parte di chi preferisce, come noi, ignorare o dimenticare.
Ultima annotazione: a Cesena mancheranno Rossetti e Bernardotto. Erano diffidati e sono stati ammoniti.