NERETO – Il Comune di Nereto impugnerà in Cassazione la sentenza della Corte di Appello che ha condannato l’Ente ad un maxi-risarcimento da 3,2 milioni di euro (oltre agli interessi ed alle spese legali) per l’esproprio di una delle aree dove si è insediata la nuova zona artigianale, perfezionato all’inizio degli anni 2000.

L’atto della giunta comunale, guidata dal sindaco Daniele Laurenzi, apre ad un ulteriore grado di giudizio (o comunque seguendo l’istituto della revocazione) la vicenda legata alla quantificazione del debito della cosiddetta sentenza “De Gregoriis”.

Nell’impugnativa oggetto della delibera si evidenziano, secondo le carte in possesso del Comune, errori macroscopici nella effettiva estensione dei terreni espropriati con conseguente errore di quantificazione della somma necessaria per l’esproprio. Necessario, secondo l’Ente, un ricalcolo totale dell’intero oggetto della vicenda su cui è nato il contenzioso in esame.

Leggi qui l’atto indirizzo politico amministrativo della giunta comunale di Nereto

AttoPubblicato_2022_1_30