L’AQUILA – “Le conseguenze della pandemia sui bambini ed adolescenti le stiamo già toccando con mano. C’è la fascia di bambini che ha dovuto modificare una condizione di vita di relazioni sociali, con una accentuazione di disturbi. Si pensi ai bambini fino ai 3 anni. I nostri volti sono spesso coperti da mascherine, e tutto quello che offre l’osservazione del viso viene meno, in una fase cruciale dell’apprendimento. Non è un caso che registriamo un incremento dei disturbi della comunicazione e del linguaggio, un ritardo della comparsa di alcune funzioni che possono essere legate a questa nuova condizione in cui si trovano a vivere“. L’allarme è lanciato da Maria Nicoletta Aliberti, neuropsichiatra infantile del gruppo Ini, l’Istituto Neurotraumatologico Italiano, che è presente in Abruzzo con la clinica di Canistro (L’Aquila), e nel Lazio.
Grazie all’intensa attività dei Centri di scienze riabilitative e diagnostiche per l’età evolutiva, e con progetti specifici come Amazoom, in un solo anno i servizi hanno preso in carico oltre 2mila bambini e adolescenti, dagli 0 ai 18 anni, assieme alle loro famiglie, per dare “una risposta ai disturbi post traumatici da stress provocati dalla pandemia e dalla sottrazione dei bisogni di contatto, di aggregazione, di esperienza ludica e ricreativa, delle normali relazioni sociali“. “Tra le conseguenze della pandemia su bambini ed adolescenti, oltre ad una accentuazione di disturbi, ci troviamo anche davanti ad un fenomeno nuovo, mai vissuto prima, del quale non abbiamo un esperienza pregressa, su cosa possa comportare nel medio lungo periodo, questa forte modifica delle relazioni intersoggettive – spiega la dottoressa -. La dottoressa Alibrandi fa appello alle istituzioni, anche sanitarie, affinché “vengano creati sistemi che accolgano e diano risposte, prima che questo disagio diventi un vero e proprio disturbo psicologico. Occorre una analisi preventiva del rischio, che affronti il problema all’emergere dei primi sintomi, che possono essere anche piccoli segnali da monitorare attentamente, in particolare nella fase di adattamento evolutivo dei bambini” – ANSA – (foto StraNotizie.it)