TERAMO – In vista del Congresso Regionale della Cisl Abruzzo Molise che si svolgerà il 30 e 31 marzo a cui seguirà, nei mesi successivi, anche il rinnovo degli organismi a livello locale, si è svolta , a Roseto degli Abruzzi, l’assemblea congressuale della Ast Cisl Teramo.
Ai lavori dell’assemblea, convocata per fare un bilancio sulle attività svolte negli ultimi quattro anni, hanno partecipato importanti ospiti in rappresentanza del mondo religioso, economico e sociale del territorio ( S.E. Mons. Leuzzi, il Sindaco di Roseto degli Abruzzi Mario Nugnes, il presidente dell’Anci Gianguido D’Alberto, Il Direttore generale della Asl Maurizio di Giosia, la Presidente della Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia Antonella Ballone, Giammaria De Paulis di Confindustria e i segretari generali di Cgil e Uil Giovanni Timoteo e Fabrizio Truono).
I lavori iniziati con la relazione del responsabile Fabio Benintendi, sono stati arricchiti dagli interventi dei delegati e delle delegate, che partendo dai contenuti della relazione hanno dato ulteriori ed importanti spunti e stimoli al gruppo dirigente.
L’assemblea, acquisiti gli spunti del dibattito, arricchito dai contributi finali, ribadendo la centralità della persona e del lavoro, ha sottolineato la necessità di proseguire sulla strada della contrattazione sociale di prossimità, continuando a dare priorità alle politiche di sviluppo del welfare locale, ad un nuovo modello di sviluppo partecipato e ad una piena valorizzazione del Welfare contrattuale.
Rispetto alle debolezze del sistema sanitario e socio-sanitario sono state rimarcate la necessità di un robusto piano assunzionale e di una riorganizzazione puntuale della rete ospedaliera e della rete sanitaria territoriale, valorizzando la professionalità degli addetti, abbattendo le liste d’attesa, garantendo una tutela sanitaria di prossimità, attraverso interventi complessivamente sostenibili, dal punto di vista finanziario e con delle tempistiche definite, auspicando, a differenza di quanto fino ad ora accaduto, una più equa ripartizione delle risorse regionali a favore della Asl di Teramo.
Di fronte alla piaga sociale delle morti sul lavoro si è evidenziato l’importanza di continuare a lavorare su un patto per la salute e la sicurezza che tenga conto delle dinamiche che caratterizzano il contesto territoriale, muovendosi sul fronte della prevenzione e coinvolgendo il mondo dell’istruzione dalla scuola primaria.
Sul fronte del mercato del lavoro è stato ribadita che sono sempre più decisivi i percorsi di politiche attive, agevolati da una rete efficace di incrocio domanda/offerta, che si fa sempre più urgente affrontare la questione qualità del lavoro, contrastare il fenomeno del dumping, disciplinare al meglio le regole sugli appalti, favorire gli investimenti, partendo dai settori che sono stati volano dello sviluppo locale ( ad esempio auto motive, agroalimentare).Per incrementare l’occupazione si conviene sulla necessità di prevedere incentivi e sgravi mirati a favorire l’occupazione femminile e giovanile e di favorire l’avvio di sturt-up.
Si è auspicato, inoltre, un forte investimento del diritto al lavoro delle persone diversamente abili.
In merito alle risorse del PNRR da impiegare per un effettivo rilancio della Provincia di Teramo, dopo aver elaborato tante idee nei diversi tavoli di confronto avviati, si ritiene sia arrivato il momento di fare sintesi individuando progetti che consentano di definire la vocazione della Teramo del futuro, senza trascurare la valorizzazione delle aree interne.
Di fronte alla crisi del territorio si ritiene imprescindibile definire strategie efficaci per rilanciare il sistema creditizio a livello locale, nonché il confronto sulla Zes e l’area di crisi complessa.
L’assemblea ha inoltre ribadito la centralità del sistema scolastico e formativo, evidenziando l’importanza dell’alternanza scuola lavoro, degli ITS e ravvisa la necessità di pensare ad una formazione mirata per le attività di export.
Per quanto riguarda i giovani, l’assemblea ha condiviso un approccio che parta dall’ascolto delle esigenze e delle aspettative dei futuri protagonisti del mondo del lavoro, creando così le condizioni per la loro permanenza nel territorio ,attraverso un dialogo costante tra il sistema produttivo, le Istituzioni ed il sistema di istruzione. In materia di politiche giovanili bisognerà continuare a guardare con attenzione alla previdenza complementare e ad una riforma pensionistica che tenga conto della loro condizione.
Per quanto riguarda il lavoro femminile si ritiene non più rinviabile affrontare la questione delle misure di conciliazione, puntando anche sulla contrattazione di secondo livello.
Cisl Teramo
Fabio Benintendi